Dieselgate Volkswagen verso la soluzione negli USA
Chiusa la parte americana del problema. E il resto?
La parte americana del problema Dieselgate/Volkswagen sembra essere arrivata ad una soluzione, almeno sul piano dei rimedi e dei provvedimenti per rifondere i danni provocati alla clientela.
Resta ancora aperto l’aspetto penale del problema, cosa che forse interessa meno ai possessori delle auto con i motori che hanno innescato lo scandalo, ma che ha pur sempre una incidenza forte sull’immagine del Gruppo che il nuovo CEO Matthias Müeller ha, con molto impegno e qualche successo, cercato di ricostruire.
Volkswagen Italia ha emesso un comunicato che sintetizza l’accordo raccolto raggiunto con le Autorità americane e lo riportiamo testualmente nella parte sintetizzata del lungo comunicato che dettaglia ogni operazione (compresi il riacquisto dell’auto e rimborsi in contanti) e che specifica i modelli interessati: le VW Beetle (2013-2015) Golf (2010-2015) Jetta (2009-2015) Passat (2012-2015) e Audi A3 (2010-2013 e 2015).
VERSIONE ITALIANA DEL COMUNICATO STAMPA
"Volkswagen Reaches Settlement Agreements with U.S. Federal Regulators, Private Plaintiffs and 44 U.S. States on TDI Diesel Engine Vehicles" PUBBLICATO IL 28.6.2016 ALLE 16.15.
- L’accordo proposto include il riacquisto del veicolo, la risoluzione del contratto di leasing, l’aggiornamento tecnico (previa approvazione) e un pagamento in contanti ai Clienti interessati, per i circa 475.000 veicoli 2.0 TDI coinvolti
- Volkswagen accorda di stanziare un fondo di $2,7 miliardi per l’ambiente e di investire $2,0 miliardi in iniziative per promuovere l’utilizzo di veicoli a emissioni zero negli Stati Uniti
- Un accordo separato con gli Stati per le richieste a tutela dei consumatori.
Volkswagen AG ha annunciato oggi di aver raggiunto accordi transattivi con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e lo Stato della California, la U.S.Federal Trade Commission e i privati rappresentati dal Comitato Direttivo (Plaintiffs’ Steering Committee PSC), per risolvere le questioni civili relative ai veicoli Volkswagen e Audi con motore Diesel 2.0 TDI negli Stati Uniti. Dei circa 499.000 veicoli 2.0 TDI prodotti per gli Stati Uniti, circa 460.000 Volkswagen e 15.000 Audi sono attualmente in uso e possono essere oggetto di riacquisto e di risoluzione del contratto di leasing, o di un aggiornamento tecnico, previa approvazione delle Autorità. Volkswagen istituirà un fondo per il finanziamento del programma per i veicoli Diesel 2.0 TDI, per un importo massimo pari a 10.033 miliardi di Dollari. La cifra si basa su una partecipazione del 100% e sul presupposto che il 100% dei Clienti aventi diritto scelgano il riacquisto o la risoluzione del contratto di leasing.
Va ora precisato che il parco auto interessato in tutto il mondo comprende anche 8,5 milioni di veicoli in Europa sul totale di 11 milioni e quindi resta da vedere quale sarà la posizione dell’ Unione Europea (e alla luce della Brexit del Regno Unito) e degli altri paesi interessati.
A questo proposito ricordiamo che in data 28 Aprile un Comunicato ufficiale Volkswagen annunciava “per tutti i paesi europei” interventi gratuiti sulle Golf vendute in Europa, ma non si parlava di rimborsi economici o altri interventi riparatori.
In Italia erano insorti l’Unione Consumatori e Cittadinanza Attiva e anche la Compagnia dell’Automobile si era attivata per un incontro con il Presidente di VW Italia per conoscere la posizione ufficiale del Gruppo riguardo ai clienti italiani. Incontro che, ancora non è avvenuto e sul quale tornano i richiedenti che chiamano in causa anche il Governo inadempiente sulle promesse di controlli e predisposizione di normative precise a suo tempo fatte dal ministro Del Rio.