Dieselgate
Accordo di principio fra Volkswagen e Governo USA.
Raggiunto un accordo di principio fra Volkswagen e Governo degli Stati Uniti. La VW offrirà tre diverse opzioni ai 482.000 proprietari di vetture del gruppo dotate del motore 2.0 TDi tipo EA 189. I clienti potranno scegliere fra la riconsegna del veicolo, che la Volkswagen si impegna a riacquistare, la cancellazione del contratto di leasing/locazione oppure l’ aggiornamento del veicolo per la rimessa a norma, una volta che si stabilirà a quale norma dovrà rispondere, cosa questa ancora da definire. Indipendentemente dalla scelta del cliente, Volkswagen si è impegnata a risarcire il danno subito con una “congrua compensazione”
In un’ottica più ampia, la VW si è anche impegnata a istituire un fondo per rimediare ai danni ambientali dovuti all’eccesso di ossido di azoto emesso dai veicoli fuori norma, nonché a dedicare il proprio know-how per meglio impiegare questi finanziamenti.
È importante notare come l’accordo formerà la base vincolante per dirimere tutti i contenziosi, incluse le class action, che sono sorti con il “dieselgate”, ma ciò limitatamente agli USA.
Va altrettanto messo in evidenza che le indagini a carattere penale faranno comunque il loro corso.
Per arrivare a questo importante punto fermo, gli attori in gioco sono stati, oltre naturalmente al gruppo VW, il Dipartimento di Giustizia, l’Air Resourches Board della California (CARB), l’Ente Protezione Ambientale (EPA), la Commissione Federale per il Commercio (FTC) e i numerosi avvocati patrocinatori di clienti singoli o in gruppo.
Ancora da stabilire, invece, come affrontare la stessa questione relativamente però al motore 3.0 V6 TDi; il giudice distrettuale di San Francisco Charles Breyer si aspetta che le parti giungano rapidamente a una soluzione, ma nello stesso tempo ha imposto un divieto preventivo di divulgazione fino al 21 giugno, quando sarà definito l’accordo.
Di fatto, il dieselgate ha colpito duro negli USA, con clienti che si trovano in mano automobili il cui valore commerciale è zero e associazioni ambientaliste che cavalcano il problema con notevole senso del dramma.
È dunque evidente come il Gruppo Volkswagen intenda ricreare quello che negli USA era un proficuo rapporto di fiducia con i clienti, i rivenditori e le pubbliche autorità; cosa che a quanto pare, non sembra essere nella lista delle priorità della filiale italiana, la quale si limita a riportare quanto avviene negli USA, come se rispetto a noi si trattasse di un altro pianeta.