FCA, risultati finanziari del primo semestre 2018
FCA ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre dell’anno che, in una valutazione complessiva, mettono in evidenza una “liquidità netta industriale di 0,5 miliardi di euro, situazione che si verifica per la prima volta.
L’Ebit adjusted è indicato a 1,7 miliardi di euro con margine al 5,7%; utile netto adjusted e utile netto rispettivamente a 1,0 miliardi di euro e 0,8 miliardi di euro.
I target per l’anno in corso rivisti e Utile netto adjusted confermato a circa 5,0 miliardi di euro”.
Le voci principali che compongono questo quadro sono:
- 2.505.000 consegne, +6%
- 2.401.000 consegne consolidate, +8%
- 56.020 Ricavi in milioni di euro, +1%
- 3.266 Ebit Adjusted in milioni di euro, -4%
- 1.775 Utile netto in milioni di euro, -1%
- 2.019 Utile netto Adjusted in milioni di euro, +15%
L’ebit adjustede l’utile netto adjusted si ottengono non considerando le voci di natura straordinaria.
Nella sua “ conference call” trimestrale-semestrale tenuta davanti alla comunità finanziaria - proprio nel giorno della morte di Sergio Marchionne - il nuovo CEO Mike Manley ha posto naturalmente l’accento sul grande risultato conseguito con l’azzeramento del debito industriale. È l’importante traguardo che Marchionne aveva posto, tra molti scetticismi, raggiunto nei tempi e nei modi previsti.
Fissando i nuovi target per il 2018 i ricavi netti sono stati fissati tra 115 e 118 miliardi di euro in calo rispetto i 125 mld prima preventivati.
Di conseguenza il margine netto rettificato è a sua volta sceso a 7,5/8 mld (era 8,7); confermata per contro la previsione dell’utile netto (rettificato) a circa 5 mld, mentre si prevede che la liquidita netta industriale scenda a 3 mld dai 4 prima stimati.
Interrogato sulla possibilità di accordi con altri Gruppi Automobilistici Manley ha dichiarato (… la porta resta aperta, nell’ottica di arrivare, tramite una gestione flessibile, ad un gruppo forte e indipendente … portando a termine il piano quinquennale immaginato d Marchionne”
Sensibile ad ogni turbativa, e la morte di Marchionne è stata un vero e inatteso trauma per come è avvenuta, le Borse hanno reagito male (Wall Street compresa) e in Piazza Affari la seduta di ieri si è chiusa con FCA con una perdita del 15,5% a 13,99 euro per azione, dopo una sospensione per eccesso di ribasso. Ferrari ha limitato le perdite al 2,19% a 111,90 euro; ha reagito meglio CNH scesa a 8,97 euro -0,27%. Pesante invece la perdita di EXOR con una caduta del 3,49% e 53,66 euro per azione.
Va notato che sulla base delle capitalizzazioni che si determinano la Ferrari con 21 miliardi vale da sola quanto FCA che ne assomma 21,8.
Per chiudere la panoramica le odierne aperture di Borsa registrano l’attes, e in prospettiva bene augurante rimbalzo: FCA + 4,46%, Ferrari 1,07%, CNH +1,54, Exor +1,94. Si aspettano conferme da Wall Street.