Ferrari, il bilancio 2016
Niente vittorie in F1, ma le vittorie sono nel bilancio 2016.
Sono i numeri, che non mentono mai, a testimoniare le vittorie della Ferrari nel 2015. Ecco infatti le cifre più significative e di immediata comprensione illustrate da Sergio Marchionne alla presentazione del bilancio dello scorso anno: 8.014 + 350 le vetture consegnate che hanno generato ricavi di 3,1 miliardi; 59,75 euro +3,73%, il valore del titolo in Borsa; 120 i milioni di euro di dividendo per 0,635 euro ad azione, con un totale di 27,6 milioni alla holding Exor e infine l’indebitamento netto industriale sceso a 653 milioni dai 797 del 2015. Soddisfazione piena, quindi, da parte del management e degli investitori, e pazienza se si dovrà attendere qualche tempo per il ritorno alle vittorie anche in Formula1.
Le vendite si sono sviluppate in tutte le grandi aree mondiali: +8% nella zone Emea (Europa, Africa e Medio Oriente) con incrementi a doppia cifra in Germania, Francia e Italia, +3% in Asia-Pacifico, +2% nelle Americhe e + 1% in Cina.
Commentando questi dati e i piani di sviluppo per l’anno in corso il Presidente Marchionne ha parlato di un aumento realisticamente ottenibile di consegne da portare a 8.400 unità con 3,3 miliardi di ricavi e di indebitamento da far scendere a 500 milioni.
Quanto nuovi modelli, pur sempre possibili, come la novità che sarà portata a Ginevra come erede della F12, ha escluso la nascita di un SUV. Sarà invece possibile l’impiego della tecnologia ibrida, ma sempre “senza rovinare la reputazione del Marchio, cosa che non permetterò che succeda”. Confermato che la novità Ferrari al Salone di Ginevra sarà l’erede della F12, Marchionne ha annunciato possibili novità per la Formula 1 che dovrebbero concretizzarsi, una volta chiariti i programmi e gli eventuali ruoli, con l’acquisto di una partecipazione del 5% della Liberty Media, la società del magnate John Malone che con un investimento di 8 miliardi di dollari è diventata nuova proprietaria della Formula1.