Ferrari Markets Day
In contemporanea alla presentazione della nuova barchetta SP1 e SP2 c’è stata la prima uscita ufficiale di Louis Carey Camilleri nel nuovo incarico di A.D. di Maranello, in occasione del Markets Day con gli investitori. Si è fatto carico di continuare sul percorso tracciato da Sergio Marchionne anche nello sviluppo delle trattative in corso con gli americani della Liberty Media, i nuovi padroni della F1, in ordine a quanto va ridiscusso a fondo sul futuro della F1. Qui si scontrano in pratica, due visioni della F1 sulla base di una indispensabile riduzione dei costi, ripartizioni degli utili, revisione di regolamenti. Tutto nel quadro di un campionato che deve essere al vertice del motorismo sportivo e non solo uno spettacolo “American Style”.
“…io rimango ottimista su un accordo” ha dichiarato Camilleri e non c’è motivo di non credergli. Passando alla concretezza dei programmi che poggiano anche su una situazione finanziaria che di sicuro fa felici gli azionisti, il nuovo A.D. ha confermato come anche in Ferrari il problema della elettrificazione della gamma è ben presente, tanto che si lavora per un obiettivo con orizzonte 2021 con il 60% dei modelli anche con tecnologie “green” e con più elevati contenuti di sistemi di assistenza alla guida.
Camilleri ha anche lasciato al direttore commerciale Enrico Galliera l’annuncio dei 15 nuovo modelli del Cavallino che, tra serie speciali, di normale produzione o da personalizzare, romberanno presto sulle strade del mondo.
Dal canto suo non poteva non essere protagonista dell’evento Il presidente di Exor, FCA, Ferrari e CNH John Elkann che ha descritto un Gruppo creato in stretta collaborazione con Sergio Marchionne di gran lunga meglio attrezzato in mezzi, esperienza, valore e immagine per sostenere ogni possibile sfida sui mercati mondiali. Il primo problema che dovrà affrontare è con tutta probabilità quello dello scorporo di Magneti Marelli per la quale non mancano certo gli interessati. Per il resto trovano puntuale conferma gli indirizzi strategici, tecnici e produttivi enunciati a Balocco e che assegnano al brand Jeep un ruolo centrale e internazionale all’interno del Gruppo, il continuo rafforzamento del settore del lusso sportivo con Alfa Romeo e Maserati e lo sviluppo dell’elettrificazione.
Bello, e in definitiva dovuto, chiudere con un’altra primizia assoluta, per quanto attesa: la Ferrari che Camilleri non vuole assolutamente definire il SUV Ferrari ma che sarà una vera “purosangue”. Sarà qualcosa di assolutamente nuovo nella filosofia ed aspetto di prodotto che, “…come mi ha colpito nelle prime bozze, mi ha entusiasmato, convinto e innovativo. Piacerà molto anche sui grandi mercati orientali dell’export.” Non è ancora definito il nome e per le immancabili conferme si dovrà attendere un paio d’anni.