Ferrari quotata a Wall Street
Fissato a 52 dollari la quotazione delle azioni Ferrari a Wall Street.
E’ arrivato il giorno tanto atteso della quotazione ufficiale alla Borsa di Wall Street della parte di azioni Ferrari che Marchionne ha deciso di mettere sul mercato.
L’enorme richiesta da parte degli investitori, il doppio in rapporto alla quantità di azioni disponibili - 18,8 milioni di titoli pari al 10% del capitale - ha portato il prezzo al massimo ipotizzato e cioè a 52 dollari. Da qui un introito per le casse di Maranello di 870 milioni di euro che portano la valutazione complessiva della Ferrari a 8,7 miliardi di euro.
L’operazione non riveste, evidentemente, solo importanza finanziaria in sé, ma è di estrema importanza per le strategie future di FCA in quanto, con le altre operazioni collegate, porterà ad abbattere l’indebitamento e a supportare gli investimenti annunciati per l’ambizioso e impegnativo piano di produzione a sette milioni di auto da produrre entro il 2018 che Marchionne intende realizzare entro il 2018, magari con l’apporto di una alleanza con un altro costruttore che è sempre negli obiettivi dell’A.D. di FCA e presidente di Ferrari.
Con questa operazione il capitale Ferrari risulta ora così ripartito: FCA all’80% dal precedente 90%, Piero Ferrari 10% e Mercato 10%.
Quanto alla produzione degli ultimi tre anni da Maranello sono uscite 7.235 modelli nel 2014, 7.000 nel 2013 e 7318 nel 2012 con ricavi rispettivamente di 2.762, 2.335 e 2.225 milioni di euro e utili 265, 246 e 233 milioni di euro.
Le vendite si sono così ripartite: al 45% in Europa, Africa e Medio Oriente, al 34% nelle Americhe, al 12,5% in Asia e Area Pacifico e per il 9% in Cina.