FIAT e la Borsa
Non è la prima volta che Marchionne dice chiaramente quello che pensa sulla Borsa e sulle manovre speculative che vi si annodano.
Ci fu anche, se ricordiamo bene, una dichiarazione che suonava sostanzialmente così: “Certe quotazioni (e si riferiva ai movimenti sul titolo Fiat in particolare) non hanno alcun riferimento con la realtà”.
E’ tornato in argomento con la stessa chiarezza a proposito di un ventilato aumento di capitale della Fiat che sarebbe servito ad acquistare la quota di Chrysler ancora in possesso del Sindacato americano UAW.
Neanche il tempo di far uscire il primo spiffero della notizia che il titolo Fiat ha perso fino a più del 6%.
Poi è intervenuto di persona l’A.D. del Lingotto: “E’ solo speculazione” – ha affermato – “per questa operazione possiamo ricorrere ad altri strumenti e comunque abbiamo in cassa sufficiente liquidità (10 miliardi di euro) o quotando, caso mai, Magneti Marelli”.
Il titolo ha quindi recuperato chiudendo con un -1,94% a 3,63 euro. Intanto chi sa di queste cose e agisce con la tempestività di un fulmine ha messo in tasca tutti i cospicui guadagni del caso.
Sul fronte delle buone notizie per Fiat arriva, destinato ai lavoratori di Pomigliano, un bonus di 500 euro. Giusto e ben accetto per mitigare gli effetti della cassa integrazione. Peccato non possano goderne anche tutti gli altri dipendenti Fiat.