FIAT MIRAFIORI: ACCORDO SEPARATO

Fin troppo facile e ovvio definirlo un “Pomigliano bis”, ma di accordo, seppur separato (cioè senza la firma della Fiom come per la fabbrica campana), si tratta e per Fiat, per Torino, per l’industria automobilistica italiana e perfino per le relazio

24 Dec 2010 motorpad.it
FIAT MIRAFIORI: ACCORDO SEPARATO
Fin troppo facile e ovvio definirlo un “Pomigliano bis”, ma di accordo, seppur separato (cioè senza la firma della Fiom come per la fabbrica campana), si tratta e per Fiat, per Torino, per l’industria automobilistica italiana e perfino per le relazioni industriali più in generale si aprono prospettive nuove e obiettivamente interessanti. L’intesa sottoscritta (con tutta la parte normativa sui punti in discussione sull’organizzazione del lavoro e sulle retribuzioni “europee”) sarà ora sottoposta a referendum dei lavoratori e la novità introdotta da Marchionne, è che alla Fiat basterà il 51% dei consensi per rendere operativi i patti e dare avvio al miliardo di euro di investimenti annunciati.

Come per Pomigliano il commento della Fiom è stato tranciante: «firma con vergogna» e si invoca un tavolo in Confindustria per continuare a discutere. Sergio Marchionne, ovviamente, è di parere contrario e dichiara soddisfatto. «È un gran bel momento per tutti quelli che hanno faticato per raggiungere un'intesa, ma soprattutto per i lavoratori e per il futuro dell’impianto di Mirafiori”.
E’ stato inoltre precisato che la Fiom non sottoscrivendo l’accordo perderà la possibilità di avere una rappresentanza sindacale all’interno della nuova Azienda. Ricordiamo che il programma industriale riguarda la produzione a regime di 280mila unità l'anno, tra vetture e SUV, con il marchio Chrysler e Alfa Romeo.
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