GENERAL MOTORS TORNA IN BORSA
A dare il giusto significato al ritorno di General Motors a Wall Street ha pensato personalmente Barack Obama che ha così commentato l'evento: ".
Adesso Obama, allora criticato per aver trasformato lo Stato in azionista di un'impresa privata (si parlò addirittura di Government Motors), può sperare di recuperare i soldi investiti e magari di far guadagnare allo Stato qualcosa, visto che il titolo, entrato in contrattazione a 33 dollari per azione, è subito schizzato in alto dell'8%.
Euforia giustificata, dunque, con tutta la prudenza del caso, e ne hanno beneficiato anche altre aziende automobilistiche non solo americane. Fiat, ad esempio, ha subito guadagnato il 3,5% alla Borsa di Milano in parte però già persi visto che la speculazione non dorme mai.
Marchionne si è comunque congratulato, interessato com'è che di un'accoglienza altrettanto favorevole da parte degli investitori istituzionali e privati goda presto anche la prevista quotazione di Chrysler.