In linea con le aspettative le immatricolazioni del 2017 in Italia a 1.970.497, +7,9% sullo scorso anno
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha pubblicato i dati di chiusura del 2017 che chiude con 1.970.497 immatricolazioni e un conseguente aumento del 7,9% sullo scorso anno: questo nonostante il calo del mese di dicembre fermo a 121.000 vendite (-3,2%) anche a causa di 2 giornate lavorative in meno.
Tra i commenti più autorevoli quello di Michele Crisci presidente dell’Unrae che afferma “…il 2017 si è finalmente riallineato al reale potenziale del mercato italiano …il 2018 eredita il problema della qualità del nostro parco circolante molto grande e molto vecchio (età media di 10,5 anni) sul quale è necessario che i Decisori locali subito, e poi il rinnovato esecutivi nazionale agiscano con determinazione per assicurare la raggiungibilità dei target di emissioni previsti per il 2020”. Analisi che trova sostanzialmente concordi Aurelio Nervo, presidente dell’Anfia e Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor.
Relativamente alla struttura del mercato nell’anno si osserva che nel 2016 le vetture a gasolio sono cresciute 6,2%, ma scendendo in quota dal 57,4% al 56,7%; crescono del 4,8% quelle la benzina con una quota 31,6 e positiva anche la situazione delle GPL (+26,5%) e, in particolare delle ibride (+71,0%) e una quota che tocca il 3,4% con una crescita di 1,3%; anche le elettriche aumentano percentualmente (+38,6%) ma restano ancora irrilevanti numericamente con sfiorando le 2000 unità; arretrano infine le auto a metano che perdono circa ¼ di quota fermandosi all’1,6%.
La classifica dell’anno per Gruppi vede FCA al primo posto con 560.770 vendite (+5,65%) seguita da Volkswagen 252.675 (+ 6,01%), PSA 217.365 +37,27 % da agosto anche con in dati Opel, Renault 191.647 (+15,25%), Ford 134.073 (+7.84%), Daimler 92.520 (-0,27%), Toyota 89.149 (+17,17%), BMW 85.593 (+1,55%).