Mercato Auto Europa A Marzo: -52%
Come era prevedibile il mese di marzo ha segnato in Europa un crollo delle vendite di automobili, pari al -52%. Ii dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, le immatricolazioni nell’area EU+EFTA+UK sono state 853.077 unità contro le 1.771.030 dello stesso mese del 2019, con una perdita di 918.000 unità. Con i numeri segnati passa in negativo anche il risultato del primo trimestre del 2020 con una diminuzione del 26%, fermandosi a 3.054.703 unità vendute contro le 4.146.822 dei primi tre mesi del 2019.
Il crollo ha colpito principalmente i 5 mercati principali, Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna ed Italia, che nell’insieme totalizzano un -56% rispetto agli altri 25 mercati (-40% nel complesso). Dopo l’Italia, che ha registrato un -85% (con i privati al -82%), seguono Francia (-72%, privati -75%) e Spagna (-69%, privati -68%) e, a grande distanza, Regno Unito (-44%, privati -40%) e Germania (-38%, privati -34%), questi ultimi due paesi con un periodo di chiusura decisamente inferiore al nostro. Solo l’Islanda è in positivo, ma si parla di poco più di 1.000 vetture vendute nel mese, mentre gli altri mostrano un segno negativo, dal -0,9% della Finlandia al -85% dell’Italia, il peggior risultato tra i 30 paesi dell’Unione. In Germania, Regno Unito e Francia, continuano a crescere, a tassi a doppia, e anche tripla cifra, le immatricolazioni di autovetture elettriche ed ibride, con quote di mercato complessive tra il 7% del Regno Unito e il 12% della Francia, passando per il 9% della Germania.
“In particolare, commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – chiede urgentemente l’adozione di misure per un immediato ed efficace sostegno alla domanda di autoveicoli, da parte di consumatori e aziende, combinando l’utilizzo della leva fiscale con strumenti di incentivazione diretta. UNRAE ha già presentato una proposta di misure organiche per tutti i comparti, dalle autovetture ai veicoli industriali. Resta cruciale il fattore tempo per non trovarsi impreparati alla riapertura, e anzi immersi in un’incertezza che paralizzerebbe ulteriormente il mercato sino all’entrata in vigore delle misure”.
Il mese di aprile avrà dei numeri ancora peggiori, soprattutto per l’Italia dato che praticamente le concessionarie non hanno potuto aprire, e per questo l’UNRAE ribadisce l’urgenza di provvedimenti a sostegno dell’industria automotive, che siano adeguati alla estrema gravità della situazione.
I dati di marzo e del primo trimestre avranno sicuramente un forte impatto anche sui bilanci delle case automobilistiche. Volkswagen Group segna un -43,6% in marzo e -19,4% nel trimestre, PSA Group -66,9% nel mese e -34,3 nel periodo, Renault -63,7% e -36,1%, FCA -74,4% e -34,5% e Ford 60,9% e 37,4%. gli altri marchi hanno numeri molto simili.