Mercato auto in Europa a ottobre -29,3%
La perdurante crisi dei semiconduttori che ha di fatto fermato la produzione, il calo della domanda dovuta alla ripresa della pandemia in alcuni paesi e l’aumento dell’inflazione hanno avuto effetti devastanti sul mercato dell’auto in Europa del mese di ottobre. I dati comunicati da ACEA, l’Associazione delle case automobilistiche in Europa, ha indicato una perdita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nei 30 paesi monitorati (EU+UK+EFTA), del 29,3% con 798.693 immatricolazioni, il valore più basso mai registrato da quando esistono le rilevazioni.
Si arriva così nel gennaio-ottobre a 9.960.706 veicoli consegnati con un lieve incremento del 2,7% sullo stesso periodo 2020 ma con un -25,3% sul 2019. Rispetto ai volumi del periodo pre-Covid, nei primi 10 mesi del 2021 si sono perse 3.372.000 vetture, che si aggiungono alle 3.845.000 già perse nel 2020. La situazione è particolarmente grave e le indicazioni degli analisti di Automotive News danno come proiezione più ottimistica per fine anno 13,1 milioni di unità, pari a 2,7 milioni di vetture in meno rispetto ai 15,8 milioni del 2019.
Analizzando i singoli paesi tutti i principali mercati in ottobre hanno perdite a doppia cifra con la Germania che segna un -34,9% nel mese e per la prima volta nelle statistiche del mese scende sotto quota 200.000 unità vendute. Valori fortemente negativi anche per il Regno Unito con i volumi più bassi degli ultimi 30 anni, mentre la Francia perde il 30,7% e la Spagna cede il 20,5% sul 2020. Su tutti però spicca l’Italia, con la perdita più alta -35,7% dovuta, oltre che alla crisi dei componenti elettronici, alla fine degli incentivi. Le sole eccezioni sono dei mercati “minori” e in positivo troviamo Irlanda, Islanda e Norvegia.
In tutta questa situazione da rilevare la crescita delle vetture elettriche e plug-in hybrid che stanno conquistando quote sempre maggiori nelle preferenze dei clienti. In Italia a ottobre le auto “alla spina”, salgono dell’87% ma la penetrazione di queste alimentazioni si conferma ancora bassa, con le BEV al 7% e le PHEV al 5%, molto meno della media europea degli altri 4 “major markets” ferma al il 14% e 10,3% .
BEV e PHEV insieme valgono il 30,3% del mercato in Germania, e circa il 23% nel Regno Unito e in Francia. L’Italia si conferma invece in prima posizione come penetrazione delle auto ibride HEV, grazie agli incentivi per la fascia 61-135 g/Km, ormai esauriti, e alla indipendenza dalle infrastrutture di ricarica.