Mercato Auto in Italia Giugno
Frenata brusca per il mercato italiano dell’auto a giugno che ha visto 174.702 immatricolazioni -7,25% rispetto al giugno 2017. Resta di poco positivo, +1,45% con 1.120.829 vendite.
Secondo il Centro Studi Promotor questa situazione, mensile e semestrale, è influenzata dalle decisone del Gruppo FCA di privilegiare le più remunerative vendite ai clienti privati piuttosto che quelle ad altri canali come Aziende, Noleggi, Km Zero che erodono i margini di utile. Scelta che costa al Gruppo italiano un calo del 19,3% nel mese e del 9,07% nel semestre.
Si va di conseguenza confermando la previsione di una chiusura del 2018 su livelli del 2017, ovvero leggermente sotto i 2 milioni di immatricolazioni con una ripresa più consolida nel 2019. Ovviamente hanno influito sui dati esposti anche le incertezze sulla situazione politica italiana nella prima metà dell’anno e il rallentamento anche del PIL. Non meno importante per le decisioni d’acquisto la perplessità di chi possiede una “demonizzata” vettura a gasolio a fare una scelta di sostituzione.
Tra gli effetti di una comunicazione distorta è comunque interessante notare,, come fa il presidente del Centro Studi Quagliano che si vendono meno diesel a vantaggio però delle auto benzina hanno emissioni di CO2 più elevate e di quelle a metano. Posizione sostanzialmente condivisa anche dal Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, che osserva come l’incertezza e la confusione prodotte dalle anticipazioni demagogiche frenino il già lento rinnovamento del vecchio, più inquinante e meno sicuro parco circolante con il rischio anche di creare problemi occupazionali nel comparto dell’Automotive.