Mercato auto in Italia: marzo a 213.731 immatricolazioni -5,75%, trimestre a 574.130 -1,55%
Sono 213.731 le immatricolazioni di mese di marzo che equivalgono ad un calo del 5,75% sul marzo dello scorso anno.
Il Centro Studi Promotor imputa questa significativa perdita ad un complesso di ragioni: un giorno lavorato in meno che vale circa il 4,5% delle immatricolazioni mensili, una flessione fisiologica dopo la forte ripresa del 22015 e 2016 al +16% e del 2017 al +8%. Ha poi sicuramente influito la consultazione elettorale seguita da un lungo periodo pieno di incertezze che hanno frenato gli acquisti e infine è proseguito la politica di abbandono delle “chilometri zero” che inevitabilmente influivano sulle registrazioni, gonfiando però le scorte di auto “usate” da vendere con forti sconti ed con inevitabili effetti negativi sui margini. A queste considerazioni il presidente dell’UNRAE Michele Crisci aggiunge che si è ridotta la capacità dei costruttori di sostenere la domanda di rinnovamento con robuste campagne promozionali.
Il trimestre si fissa a 574.130 immatricolazioni e con un calo dell’1,55% ma, sempre secondo il Centro Studi Promotor le prospettive per il mercato automobilistico nel 2018 non sono negative.
Ovviamente sulle prospettive del mercato dell’auto nei prossimi mesi influirà l’impatto delle decisioni che verranno assunte (o non verranno assunte) dal Governo di cui si attende la costituzione.
L’analisi per tipologia di alimentazione nel mese segnala che il diesel registra un calo del 9%, la benzina del 3,9% il GPL del 10%, le ibride elettriche salgono del 26%, le plug-in del 107% e le elettriche del 86,7% ma in cifre assolute ferme a 416 unità.
Nel trimestre il costruttore nazionale perde l’8,24% che suddiviso per marca registra +8,9% per Alfa Romeo, -15,53 per Fiat, +86,95 pe Jeep, -35,65 per Ferrari e - 13,50 per Maserati.