Mercato Auto Italia: Gennaio 2023 parte in positivo

02 Feb 2023 Paolo Pirovano
Mercato Auto Italia: Gennaio 2023 parte in positivo

Continua l’andamento positivo del mercato auto in Italia e dopo la chiusura di dicembre (+21% sullo stesso periodo del 2021), gennaio 2023, secondo i dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, apre con 128.301 immatricolazioni di autovetture nuove, ovvero il +19% rispetto alle 107.853 del pari mese 2022 (che a sua volta aveva chiuso con una perdita di circa il 20%).

Con questa partenza le previsioni di UNRAE per l’intero anno rimangono prudenti e confermano la stima di 1,4 milioni di immatricolazioni, una leggera crescita del 6,3% sul 2022 pari a 83.000 veicoli in più. Mancano ancora però quasi 500.000 veicoli per tornare ai numeri pre-pandemia del 2019. L’andamento vede un primo semestre 2022 con crescita a doppia cifra nella prima parte del 2023 e una sostanziale stabilità nel resto dell’anno. Il mercato infatti resta condizionato da prospettive economiche negative e, ancora, dalla carenza di prodotto almeno nella prima parte dell’anno.

Il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci ricorda l’urgenza delle proposte UNRAE: “E’ ancora necessario un provvedimento che allunghi i termini per il completamento delle prenotazioni ecobonus da 180 a 360 giorni e, in tema di infrastrutture di ricarica, è quanto mai urgente una spinta per accelerare l’iter dei recenti decreti sul finanziamento per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini che, ad oggi, prevedono tempi di attuazione molto lunghi”.

Se passiamo ad analizzare le alimentazioni, si registra una buona crescita in gennaio per benzina e diesel, con la prima che perde 0,8 punti, al 26,4% di share, mentre il diesel rimane stabile sul 19,1% di quota. Il Gpl guadagna 1/3 dei volumi e sale al 10,3% (+1,1 p.p.), il metano si ferma appena allo 0,2% del mercato. Tra le elettrificate, le ibride recuperano quasi due punti e salgono al 36,7% di quota, con un 9,7% per le “full” hybrid e 27,0% per le “mild” hybrid mentre crolla la quota delle auto elettriche pure (BEV), al 2,6% del totale. Riescono a tenere le plug-in (PHEV) al 4,7% facendo scendere così le ECV nel complesso al 7,3% delle preferenze.

In particolare guardando le vendite dei modelli elettrici, questi sono solamente 3.342 unità e le prime tre posizioni sono occupate da city-car, rispettivamente Fiat 500 (540 vetture) seguita dalla Smart Fortwo (369) e da Renault Twingo (212).

Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto: “Il 2022, che ha chiuso con quasi il meno 10% di immatricolazioni, ha mostrato nella seconda metà dell’anno segnali di recupero che vengono confermati anche con l’inizio del nuovo anno ma con una prospettiva in ombra per i veicoli elettrici, i cui volumi restano, infatti, estremamente bassi rispetto agli ambiziosi obiettivi europei al 2035. Il settore è in grande trasformazione e la riluttanza dei clienti, intensa come scarsa propensione a sostituire convintamente e massivamente i propri modelli endotermici con i BEV nonostante gli incentivi statali, suggeriscono di mantenere un approccio neutrale dal punto di vista della tecnologia impiegata per ridurre l’inquinamento in atmosfera e che, altresì, la formula dell’Ecobonus (nuovi fondi 2023 ma vecchie regole), va rivisitato nei requisiti di erogazione”.

Infatti sul fronte Ecobonus, si registra la veloce riduzione del plafond di risorse destinato alla fascia emissiva 61-135 g/km di CO2 (residuo disponibile pari al 16%) e il basso utilizzo dei fondi per le auto elettriche (3,3%), le plug-in (2,9%) e i veicoli commerciali (1,3%).

Analizzando la segmentazione, le berline del segmento A confermano il 13,7% di quota, mentre scendono i Suv nello stesso segmento, all’1,4%. Nel B, seppur con volumi in crescita, le berline si fermano al 19,2% ed i Suv al 28,5%. Fra le medie (seg. C), i Suv salgono al 18,3%, le berline si fermano al 4,6%. In crescita i SUV del segmento D, al 6,3% di quota (+1,6 p.p.), stabili le berline. Nell’alto di gamma i Suv coprono l’1,5% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 3,1% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,9%.

Tra i canali di vendita, il comparto dei privati è in crescita al 62,1% di QM, le società archiviano il mese a +11,5% (quota al 14%), mentre il noleggio segna un cospicuo incremento del +59,1% (quota 23,9%), supportato soprattutto dal lungo termine (+66,6%).

Negli ultimi tre giorni di gennaio è stato immatricolato il 36,8% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato il 9,2% dei volumi di vendita mensili, con un incremento del +3,4% sul pari mese 2022.

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