Mercato auto Italia, gli incentivi aiutano le vendite
Si intravedono i primi effetti positivi dell’introduzione degli incentivi per l’acquisto di vetture nel mese di agosto. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono 88.801 le immatricolazioni, in linea con le 89.184 dell’agosto 2019 con un calo contenuto in uno 0,4%. Nei primi 8 mesi il crollo del mercato è però ancora pesante: -38,9% con 809.655 unità contro le 1.325.704 del gennaio-agosto 2019, con un consuntivo di 516.000 unità in meno. Il ritorno a livelli di vendita normali è dovuto essenzialmente ad aver esteso gli incentivi, anche alle vetture con alimentazione a benzina o gasolio ed emissioni non superiori a 110 g/km di CO2. Quelli per le sole vetture ad emissioni zero, già in vigore nel 2019 e potenziati nel 2020, si sono infatti rivelati utili per favorire l’auto elettrica, ma certamente non sono sufficienti per rilanciare l’intero mercato dell’auto in cui le immatricolazioni di vetture non elettriche sono ancora il 98%.
“Il mercato – secondo Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - ha reagito positivamente grazie ai recenti innesti normativi che hanno accompagnato molti consumatori alla sostituzione della propria vettura. Questo, nonostante il cambio repentino delle norme in vigore (con la recente approvazione del Decreto-Legge “Agosto”) e oltre 15 giorni di inoperatività della piattaforma di Invitalia per i nuovi incentivi abbiano creato inevitabili disagi alla clientela e agli operatori del settore. In particolare, questi ultimi sono stati infatti costretti a lavorare nell’incertezza più totale rispetto alla capienza e al residuo dei fondi e, quindi, a post-processare tutta la produzione della seconda metà di agosto”.
A crescere in particolare gli acquisti dei privati con un più 27% che hanno usufruito del nuovo Ecobonus della Legge Rilancio i cui fondi si sono esauriti velocemente in una settimana. Nel mese la quota di mercato dei privati sale al 70,8% del totale (+15,4 punti), mentre nel cumulato si ferma al 61,6% di quota (+5,1 p.p.). In negativo il noleggio che segna una leggera flessione del 2,4% e, con pochi decimali di riduzione, si porta al 15,7% di share. Nei primi 8 mesi cumulati il noleggio evidenzia un calo del 43,6% e una quota che, riducendosi di due punti, si ferma al 23,8% del totale. Non accenna ad attenuarsi la profonda crisi delle società che in agosto perdono oltre la metà dei volumi immatricolati, scendendo al 13,6% di quota, ben 15 punti in meno rispetto allo stesso mese di un anno fa; determinante sul risultato è stato il crollo delle autoimmatricolazioni (-62,2%). La flessione degli acquisti delle società è vicina al 50% anche nel cumulato dei primi 8 mesi dell’anno (al 14,6% di share).
Da registrare forti incrementi per le vetture ibride, plug-in ed elettriche. Le ibride salgono in agosto al 15% di quota, era il 4,6% un anno fa (11,5% negli 8 mesi), le plug-in salgono dallo 0,3% all’1,8% (1,2% nel cumulato) e le elettriche dallo 0,6% al 2,1% (1,6% negli 8 mesi).
Nei prossimi mesi si dovrebbero vedere se questi effetti continueranno visto il rifinanziamento del fondo ecobonus, ma rimangono delle perplessità sulla suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che non rispecchiano le reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori. Da rilevare che scendono dell’8,9% in agosto le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, passando dai 118,9 g/km di un anno fa agli attuali 108,4. Nei primi 8 mesi la riduzione è del 6,6% a 111,8 g/km (-8 g/km).