Mercato auto Italia, in pari a ottobre ma prospettive negative
Si aspettavano dei dati differenti sul mercato auto che, anche se in linea con i numeri dello scorso anno, segna un sostanziale pareggio ma prefigura una chiusura anno fortemente negativa. Secondo quanto diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in ottobre sono state immatricolate 156.978 unità, in pareggio con le 157.262 dello stesso periodo dello 2019 (-0,2%). Diventano così oltre 500.000 sono le vetture perse nei 10 mesi dell’anno che segnano un pesante calo del 31% con 1.123.194 unità se si confrontano con le 1.625.500 del gennaio-ottobre 2019.
Nonostante gli incentivi che hanno portato buoni risultati in settembre, a fine anno la previsione di UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, è al di sotto di 1.400.000 unità, in calo di oltre il 27%. Senza contare poi un eventuale e possibile nuovo lockdown generalizzato che peggiorerebbe ulteriormente la già pesante situazione.
In particolare, lo stanziamento per le vetture con emissioni di CO2 tra 91 e 110 gr/km si è esaurito quasi subito, mentre per le auto con emissioni da 61 a 90 gr/km di CO2 a fine ottobre erano ancora disponibili soltanto 11,8 milioni di euro. In pratica le risorse previste si sono rivelate ben presto inadeguate.
“Al di là dei dati contingenti del mercato - commenta Michele Crisci Presidente di UNRAE - l’esperienza degli ultimi mesi mostra chiaramente l’insufficienza di una politica incentrata su incentivi “mordi e fuggi”. Appare oltretutto evidente, nell’attuale fase di emergenza economica, che la scelta di non rifinanziare i fondi legati alla fascia di CO2 più importante dal punto di vista dei volumi ha immediatamente rifermato il mercato. A questo punto è chiarissima la necessità di dare maggiore continuità al sostegno del settore automotive, già a partire dalla prossima Legge di Bilancio. In parallelo sarà necessario avviare un approccio strategico verso soluzioni strutturali che accompagnino la transizione tecnologica verso la mobilità a zero emissioni, includendo tutta la filiera produttiva e commerciale. Da una visione strategica sulle infrastrutture di ricarica per le nuove motorizzazioni ad un approccio fiscale sulle auto aziendali non più in deroga e finalmente allineato agli altri paesi europei”.
Sulla stessa linea di UNRAE anche Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor: “E’ del tutto evidente che il settore dell’auto sta attraversando una crisi molto seria e ha assolutamente bisogno di incentivi con stanziamenti adeguati alla gravità della situazione come quelli previsti in Francia, in Germania e in altri mercati importanti. Poiché per novembre e dicembre le previsioni sono catastrofiche, occorrerebbe un rifinanziamento immediato degli stanziamenti previsti dal Decreto Agosto e l’adozione, con la legge di bilancio, di un organico provvedimento che tenga conto delle effettive esigenze di rilancio del settore dell’auto che, con le attività connesse, vale il 12% del Pil.
Con un parco circolante di circa 40 milioni di veicoli e tra i più vecchi d’Europa la sostituzione delle auto più vecchie serve in termini ambientali, con la rottamazione dei mezzi più inquinanti, sia come ritorno per le casse dello Stato in termini di gettito fiscale superiore allo stanziamento dedicato.
Analizzando il mercato ad ottobre registriamo una buona performance per gli acquisti dei privati, grazie al sostegno degli incentivi governativi con un +11,4% con la quota di mercato che sale di oltre 7 punti, raggiungendo il 67,8%. Resta ancora negativa se guardiamo il cumulato dei primi 10 mesi pari al -23,4%.
Sotto il profilo delle alimentazioni il mese di ottobre registra una riduzione del 31,5% per il benzina che perde ben 14,3 punti, fermandosi al 31,5% di quota, a ridosso del 30,8% di quota del diesel che perde 5 punti di rappresentatività, per una flessione delle immatricolazioni del 14,6%. Il metano perde il 45% fermandosi all’1,6% di quota, mentre crescono le vendite del Gpl, al 7,3% del totale mercato. Crescita esponenziale a tre cifre per ibride, plug-in ed elettriche che salgono rispettivamente al 24,7% di quota (+17,3 punti), al 2,3% (dallo 0,5% di un anno fa), all’1,8% del totale, triplicando la quota di mercato.
Tra le tipologie di auto sono i due segmenti di ingresso A e B, quello delle city-car e delle utilitarie, a registrare un buon andamento con un +11,6% e +5,2%.
In positivo nel mese di ottobre la riduzione della CO2 media delle nuove immatricolazioni: -9,8% a 105,3 g/Km rispetto ai 116,7 di ottobre 2019. Nel cumulato gennaio-ottobre la CO2 si attesta a 110 g/Km (-7,8%).