Mercato Auto Italia: luglio stabile -0,1%
Parte per le ferie con un -0,1% il mercato auto in Italia, rimanendo sugli stessi livelli dello scorso anno con 152.800 immatricolazioni (contro le 152.949). Nei sette mesi il cumulato rimane in negativo con 1.235.698 unità verso le 1.274.598 del pari periodo 2018 ed una flessione di circa il 3,1%; in calo anche il fatturato del 2% che a valore significano 27,0 miliardi di euro rispetto ai 27,5 miliardi e la conseguente perdita di IVA per le casse dell’Erario di 100 milioni di euro.
Un trend di sofferenza alquanto prolungato, considerando che negli ultimi 12 mesi (agosto 2018-luglio 2019) si sono registrati solo tre segni positivi. Secondo le stime dell’UNRAE l’Associazione delle Case automobilistiche estere, il mercato delle autovetture dovrebbe chiudere a 1.860.000 immatricolazioni circa, 50.000 unità in meno rispetto alle 1.910.639 del 2018, con una flessione del 2,6%.
Uno dei temi degli ultimi mesi è il cambiamento della composizione delle alimentazioni. Anche a luglio rimane questa tendenza che sta penalizzando decisamente il diesel a causa delle limitazioni sulla circolazione da parte delle amministrazioni locali.
La flessione nel mese è del -27,5% e se depurato dei valori del noleggio, arriverebbe addirittura al -32,9% con una riduzione di quota di mercato di 14 punti che ora vale il 37,2%. Nei sette mesi il calo del diesel è del 24,2% (-28,6% depurato dal noleggio) con il 42% di rappresentatività (-11,6 p.p.).
Di conseguenza aumentano le immatricolazioni a benzina con una crescita del 35,1% (in linea il dato depurato dal noleggio), con una quota che raggiunge nel mese il 44,8% del totale (+11,7 punti) e il 43,5% (+10,1 p.p.) nel cumulato gennaio-luglio.
L’arrivo di nuovi modelli mantiene buona la performance delle vetture ibride ad un +8,8%, ora al 5,7% del totale mercato, in calo se confrontato all’andamento dei 7 mesi con l’incremento del 27,1%, al 5,4% di quota. Tra le alimentazioni alternative torna a crescere il metano (+17,9% nel mese) al 2,6% di quota in luglio e all’1,7% nei 7 mesi, mentre il Gpl segna buoni risultati +12,6% in luglio, al 9,2% del totale.
Le vetture elettriche crescono in luglio del 45,7% (0,6% di quota), ma nel periodo gennaio-luglio la è del 103,8% e la rappresentatività raggiunge lo 0,5% del mercato.
L’introduzione del Bonus/Malus con i relativi incentivi per le fasce di emissioni di CO2, non sta dando nessun impatto sulle dinamiche d’acquisto. Da marzo, primo mese dell’introduzione del provvedimento, tra le vetture con maggior incentivazione, quelle della fascia fino a 20 g/km salgono del 113% ma sono in flessione del 2,5% per quelle da 21 a 70 g/km, segmenti che nel complesso rappresentano appena lo 0,8%.
Addirittura in crescita la fascia da 161 a 175 g/km che evidenzia un +103,6%, quella da 176 a 200 g/km un +4,1% e quella da 201 a 250 g/km un +71,2%, mentre rimane stabile la fascia oltre i 250 g/km (-0,1%). Qui si vede l’intervento delle reti di vendita con sconti e promozioni per non perdere il cliente.
Rimane sempre senza alcuna misura in programma lo svecchiamento del parco circolante che aiuterebbe a rilanciare un mercato in forte sofferenza e che si sta traducendo anche in una penalizzazione per le casse dell’Erario.