Mercato Italiano Gennaio 2016

Un robusto incremento del 17,4% pari a 155.157 immatricolazioni conferma che il trend di crescita positivo non solo continua ma si consolida confermando all’industria automobilistica il suo ruolo di traino per l’economia nazionale.

Tutto questo senza dimenticare che le problematiche del settore sono ancora ben lungi dall’essere risolte. Lo provano, del resto, le oltre 100.000 vetture che ancora mancano con il gennaio 20017, anno pre-crisi, e che i brillanti risultati continuano ad essere sostenuti da insistenti campagne promozionali da parte delle varie case e relative reti di vendita che erodono i ricavi.

In questo quadro spicca l’exploit del gruppo FCA che per la 13° volta consecutiva ottiene un risultato superiore alla media del mercato e cioè il 19,7% pari a 44.700 vendite; cosa che vale anche un significativo incremento di quota di mercato che passa dal 28,2 al 28,6%.

All’interno di questa performance vola a passo di corsa, il +47% del singolo marchio Jeep, caso ormai di dimensioni internazionali.

Restano irrisolti i problemi strutturali di un mercato che, come fa notare la prima linea dei concessionari con il Presidente dell’associazione di Categoria Filippo Pavan Bernacchi, di un parco circolante il 43% è ancora composto di veicoli vecchi di più di 10 anni.

Una situazione che non può non avere serie ripercussioni sull’inquinamento, i consumi e la sicurezza.

Occorre quindi una politica di rinnovamento strutturale del parco e al riguardo non manca una proposta concreta di una rivisitazione del bollo a favore di chi si mette al volante di un auto meno inquinante. E di incentivi che premino l’auto ibrida ed elettrica come da più parti viene richiesto e come avviene in molti paesi d’Europa.