Mercato Italiano gennaio 2015
Gennaio conferma e incrementa i dati positivi di fine 2014: +10,91%.
Due indizi fanno una prova e dopo i dati di chiusura del 2014 con un timido segnale positivo (+4,21%) tuto da interpretare, il primo dato relativo al primo mese del 2015 porta la piacevole sorpresa di una conferma con relativo forte incremento pari al un robusto 10.91% sul gennaio 2014 e pari a 131.385 le immatricolazioni. Fa ancora meglio il Gruppo FCA che incassa un +11,4. E’ inoltre un dato che avrebbero potuto anche essere migliore se negli ultimi giorni del mese non si fosse verificata una assurda quanto inaccettabile carenza di diponibilità di targhe. Misteri e carenze organizzative di una burocrazia o di una Motorizzazione o di chissà quale apparato statale.
Secondo i rilevamenti del Centro Promotor a questo dato si accompagna anche una affluenza nei saloni delle concessionarie che è passata dal 56% di dicembre 2014 al 65% di gennaio e una raccolta di ordine anch’essa in positivo dal 43 al 49%. L’orizzonte roseo prevede anche un 87% degli interpellati che si attende una domanda stabile o in aumento a tre/quattro mesi e infine si sposta verso l’alto a 44,10 punti (quasi 5 in più) il clima di fiducia degli operatori.
Tutti elementi, quindi convergenti ai quali sembrano corrispondere altri indicatori economici quali l’indicatore Istat per i consumatori con un balzo significativo (da 99,9 a 104,0) quali quello relativo alle imprese pure (da 87,6 a 91,6).
Secondo Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor “…che lo scenario dell’economia italiana sia cambiato in gennaio emerge anche dal fatto che il partito della crescita si è visto servire un poker d’assi in parte inatteso, anche se prevedibile, e costituito dal calo dei costi dei carburanti iniziato già nel 2014, dal deprezzamento dell’euro, dall’effetto Draghi (QE e tassi eccezionalmente bassi) e dal risultato elettorale in Grecia che potrebbe indurre a più miti consigli il partito dell’austerity”.
A riportare alla realtà del momento e attenuare comunque aspettative troppo ottimistiche provve l’intervento del presidente dell’ANFIA Roberto Vavssori che non manca di far notare come il dato di gennai, pur positivo, è ancora lontanissimo da quello del gennaio 2007 quanto le immatricolazioni avevano toccato le 250.311 unità.