Mercato Italiano Luglio 2016

Rallenta la crescita del mercato auto in luglio con un +2,9%.

03 Aug 2016 motorpad.it
Mercato Italiano Luglio 2016

Il mercato auto chiude il mese di luglio con un incremento del 2,9 con 136.275, rispetto alle 132.485 dello stesso periodo 2015. Continua quindi il rallentamento, e nei primi 5 mesi dell’anno la crescita era stata sostenuta fortemente dalle case automobilistiche tutte impegnate in numerose operazioni promozionali che sono terminate a giugno e non sono state poi rinnovate. Inoltre alcuni marchi hanno apportato degli aumenti al listino, fatto che ha portato ad anticipare l’acquisto prima dell’entrata in vigore dei nuovi prezzi.

Di conseguenza il cumulato dei 7 mesi decelera, rimanendo ancora in doppia cifra segnando un +17,1% con 1.179.068 vetture vendute rispetto alle 1.006.867 del gennaio-luglio 2015. Tra le cause da tenere in considerazione anche due giorni lavorativi in meno che hanno in qualche modo influenzato il risultato finale.

Analizzando la struttura del mercato è da registrare il primo calo dell’anno degli acquisti delle famiglie, -6% con 86.451 vetture immatricolate ed una quota che scende di quasi 6 punti al 62,9% del totale. Rimane però in attivo nei 7 mesi con un +17,4% con una quota del 61,6% del totale. In forte crescita, invece, il noleggio a breve termine che cresce nel mese del 57,9%, gli acquisti delle società (+21,9% e 29.060 vetture) e va bene anche il Noleggio a Lungo Termine (+13,6%).

Per i segmenti calano A (citycar) e B (utilitarie) rispettivamente a -8,6% e -3,2%, con i segmenti maggiori tutti in positivo a doppia cifra in particolare, C al +10% e D al +23,6%, grazie anche all’andamento positivo di società e noleggi.

Per le alimentazioni scendono leggermente le auto a benzina (-0,7%) mentre il diesel segna un +12% che vale il 59% di quota (+19,9% in volume nei 7 mesi) e le ibride balzano in avanti con un incremento del 49,7% che le porta all’1,9% del totale.

Al rientro delle ferie rimarranno ancora aperti i temi della mobilità individuale e ancora nessun riscontro è arrivato da parte dell’Esecutivo sulla realizzazione di politiche mirate come la proposta di detraibilità di parte dei costi per rinnovare il parco circolante più vecchio.

 

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