Mercato Italiano Marzo
C’è solo da sperare che sia, finalmente, terminata la “traversata del deserto” come qualcuno ha definito il lungo periodo di crisi del mercato dell’auto.
A marzo, dunque, le vendite pari a 187.687 unità, sono scese del 27,6% se comparate allo stesso mese del 2010 e questo è il peggior risultato degli ultimi quindici anni e il consuntivo del primo trimestre – 513.710 unità – equivale ad un calo del 23,1% rispetto le 668.021 del 2010. Un dato questo che per il Presidente dell’UNRAE Loris Casadei rende realistico un 2011 con una chiusura a meno delle 1.850.000 vendite ipotizzate.
Ci sono inoltre elementi di forte preoccupazione, sempre secondo Casadei. In primo luogo la situazione in cui versa l’industria automobilistica giapponese in conseguenza del terremoto e dello tsunami, anche se va sottolineata la grande forza con la quale tutto il sistema nipponico ha reagito. Il secondo aspetto negativo è legato alla crisi ed all’instabilità dei paesi della sponda Sud del Mediterraneo e del mondo arabo in generale con le conseguenze che ha provocato sul prezzo del petrolio. A questo si aggiunge, nello specifico del mercato italiano, l’incremento delle accise sulla benzina e delle tariffe che incidono direttamente sul mercato dell’auto e sull’inflazione.
A questo quadro negativo l’industria dell’auto reagisce con una continua proposta di nuovi modelli, con evoluzioni tecnologiche sempre più orientate al contenimento dei consumi e con una serie di interventi a sostegno della domanda. C’è da sperare che basti.
Analizzando i dati, e confrontandoli con quelli di marzo 2010, male Fiat (-39,9%), le francesi (Citroën -46%, Peugeot -48,9%, Renault -48,9%), Opel (-20%) e Ford (-44,9%). Limita i danni Mercedes (-10,3%) mentre sono in positivo Volkswagen (+2,2) e BMW (+3,8%).
Tra i modelli più venduti la Ford Fiesta è la prima delle “straniere” (dopo Fiat Punto e Panda) mentre fa il suo ingresso nella top ten la Citroën C3.