Mercato Italiano - Ottobre 2013
Piove sul bagnato
Si parlava, più per obbligo di ottimismo che per realtà dei fatti, di qualche cenno di ripresa del mercato dell’auto o, quantomeno, di un principio di inversione di tendenza. Cosa, in verità, che si manifesta su molte e importanti aree in ogni parte del mondo e nei grandi mercati europei come Inghilterra, Francia e Spagna, ma non in Italia.
La cruda evidenza dei numeri relativi alle immatricolazioni di ottobre testimonia infatti che le immatricolazioni si sono fermate a 110.841 unità (e 1.111.520 da gennaio) con un calo quindi dell’5,6% sullo stesso mese del 2012. E’ un ciclo negativo che conta ormai 27 mesi consecutivi di perdite e che porteranno a chiudere l’anno sotto 1,3 milioni di vendite con una perdita dell’8% circa (oltre 700.000 unità) rispetto la media degli ultimi 5 anni.
Tutto questo comporta un continuo calo dell’occupazione in tutta la filiera del comparto dove lavorano oltre 1,2 milioni di addetti e una perdita anche di circa 3 miliardi di entrate per lo Stato tra IVA e per mancate vendite e altre imposte.
In questo quadro nel periodo gennaio-ottobre il Gruppo Fiat perde ben più della media, 10,3% con 321.000 unità, situazione mitigata da marchio Fiat che, invece, contiene le perdite al 4,7% portando la quota di mercato al 21,4%.