MIRAFIORI
Mirafiori riparte a pieno ritmo.
Novità per le linee di assemblaggio di Mirafiori che ripartono a pieno ritmo nella produzione dell'Alfa Romeo Mito dopo la pausa estiva.
E dov'è la novità? O Almeno, cosa c'è di strano? Sarebbe stato ben più grave se i 600 addetti alla Mito avessero dovuto continuare un indesiderato periodo di inattività.
Invece, oltre a loro che si sono rimessi la tuta e riprendono l'attività anche su basi di una organizzazione più efficiente del lavoro e sistemi di robotizzazione ancora più avanzati, ce ne sono altri 300 che cominciano a lavorare per il futuro immediato.
Si occupano cioè di installare la nuova linea che produrrà l'attesissimo SUV LEVANTE MASERATI e poi il gemello diverso SUV ALFA ROMEO; e forse altro ancora.
Si va così collocando al giusto posto una nuova tessera di quel mosaico strategico lanciato da Sergio Marchionne carico di diversi compiti: innalzare piani produttivi del Gruppo FCA, dare sostanza e peso internazionale al POLO DEL LUSSO lanciato ai confronti e alle conquiste internazionali di maggior impegno e margini di redditività, rilanciare (con la nuova Giulia e i modelli che seguiranno) il prezioso marchio Alfa Romeo.
Si mette ufficialmente in atto, insomma, una fase di grande interesse e impegno il cui primo frutto sarà proprio il SUV Levante che vedremo al Salone si Detroit a inizio 2016 con il suo italianissimo "italian design" e con il motore Diesel 6 cilindri della VM di Cento e 8 cilindri a benzina sviluppato a Maranello.
Tornando a Mirafiori che parte per la sua nuova vita sono naturalmente in corso tutte le indispensabili operazioni di formazione del personale (particolarmente giovane e di alta scolarità) e dei quadri intermedi e di coordinamento e controllo della qualità, pianificazione, logistica, ecc. Dovrà e sarà una "partenza a razzo". Buon viaggio.
Marcello Pirovano