PSA conquista Opel
Ufficializzato al Salone di Ginevra l'acquisto di Opel da parte di PSA.
Tutto poteva immaginare Adam Opel tranne che un giorno sarebbe diventato "francese" e ancor meno che la cinese Dongfeng, già "francese" per un terzo, finisse per partecipare in quota significativa al nascente secondo Gruppo automobilistico europeo. È quello che succede con l'annuncio dell'acquisto di Opel e Vauxhall, finora di proprietà General Motors, da parte di PSA ufficializzato al Salone di Ginevra. Un'operazione che, superando difficoltà di tipo, di immagine, storiche, nazionalistiche, di politica internazionale, tecniche e finanziarie, segna la nascita del secondo Gruppo automobilistico europeo con una capacità produttiva di 4,3 milioni veicoli (di cui 3 assemblati in Europa) dietro a Volkswagen Group, realizzando consistenti sinergie e risparmi nell'impiego di parti nobili e costose come piattaforme e motori, negli acquisti e nello sviluppo delle tecniche per l'auto elettrica e a guida autonoma. Un'operazione che quindi conviene a tutti ed anche alla General Motors che si libera, nei modi e nei tempi previsti, del peso che si porta dietro per i bilanci ripetutamente in rosso di Opel.
Come sempre succede in situazioni del genere si determinano nuovi scenari ed equilibri anche a livello internazionale e c'è infatti chi ipotizza la possibilità di più facili accordi tra GM e FCA ai quali finora si è sempre opposta la Ceo americana Mary Barra e vantaggi ulteriori per PSA sul grande mercato cinese che diventa aggredibile con forze più importanti.