PSA & Friends

Con il piano “Back in the Race” lanciato un anno e mezzo fa dal presidente Carlos Tavares è partito il programma di ristrutturazione che ha completamente rivisto la strategia dei prossimi anni del gruppo PSA. L’obiettivo è quello di trasformare il costruttore francese in un player globale, capace di generare utili ed in grado di valorizzare il proprio know-how.

L’avanzamento dei lavori sono stati illustrati nel corso dell’incontro PSA & Friends dall’Amministratore Delegato della filiale italiana, Olivier Mornet, che ha presentato l’attuale situazione. Questa si basa su alcuni indicatori di performance che prevedono di avere un cash flow operativo cumulato del Gruppo di 2 Miliardi di euro nel periodo 2016-2018 e di arrivare ad avere un margine operativo del 2% (nel 2018) per salire al 5% negli anni successivi. Risultati positivi ed in anticipo sulla tabella di marcia stilata.

Sono 4 i punti su cui si fonda la nuova strategia, partendo da un chiaro posizionamento dei singoli marchi dove Peugeot è la casa generalista dinamica e tecnologica, Citroen ha il compito di realizzare auto originali e creative mentre DS deve occuparsi del segmento premium.

Questo comporta, e siamo al secondo punto, una razionalizzazione delle gamme dove ogni brand si deve concentrare nelle aree più redditizie; non vuol dire però una riduzione dei lanci e solo nel 2016 saranno 9 le novità in programma. Gli ultimi aspetti sono l’internazionalizzazione del gruppo, con la Cina ora diventata il primo mercato, e la modernizzazione degli impianti produttivi.

Un obiettivo quanto mai concreto per PSA, il secondo gruppo automobilistico europeo,  che attualmente impiega 184.000 dipendenti in 160 paesi, dispone di 13 stabilimenti più altri 8 in joint-venture, e nel primo semestre ha prodotto 1,55 veicoli con un fatturato di 28,9 miliardi di euro.

Anche in Italia l’andamento è positivo e ad ottobre sono stati consegnate 136.000 unità con una previsione di chiusura di 160.000 pari ad una quota mercato del 10% ed un fatturato di 1,53 MLD di euro. La rete nazionale conta su 234 concessionarie, 244 distributori di ricambi e 933 centri di riparazione per oltre 5.000 addetti. A questo si deve aggiungere la presenza dell’impianto produttivo di Val di Sangro in collaborazione con FCA per la produzione di veicoli commerciali.

La presenza in Italia spazia in ambito sportivo dove Peugeot ha vinto per la nona volta con la coppia Andreucci-Andreussi (nove i titoli anche per il pilota toscano) il Campionato Italiano Rally Piloti e Costruttori con la 208 T16 e con il giovane Michele Tassone la speciale classifica Junior, con la 208 R2. L’impegno Citroen è stato invece in pista con la piccola C3 Max nel Campionato Italiano Turismo Endurance dove, condotta da alcuni giornalisti, ha conquistato diverse vittorie e podi nella sua categoria.

Rimanendo nello sport non si possono dimenticare gli impegni dei tre marchi a livello internazionale dove Citroen ha conquistato nel WTCC (Campionato del Mondo Turismo) il secondo titolo Costruttori consecutivo e con il pilota José Maria Lopez quello conduttori. Peugeot ha scelto la strada dell’avventura partecipando alla Dakar con la 2008 DKR ed ha vinto il titolo nel Mondiale Rallycross WRX, mentre DS è impegnata nei rally WRC dove occupa la seconda piazza.

Sempre a Misano sono state presentate alla stampa, la Peugeot 308 GTI by Peugeot Sport, la DS4 berlina e Crossback e gli aggiornamenti sulla gamma Citroen C4 Cactus dai responsabili in Italia, Angelo Simone (Dir. Marchio Citroen), Andrea Valente (DS Brand Development Director) e Vito Saponaro (Dir. Marchio Peugeot).