Renzi - Marchionne non si sono incontrati
Non si sono incontrati, come previsto, a Grugliasco, ma …
Non ha avuto seguito l’invito di Sergio Marchionne di incontrare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi alla riunione tenutasi a Torino su iniziativa dell’Associazione degli Industriali Torinesi e non e’ senza significato che questo importante convegno abbia chiesto ospitalità presso lo stabilimento di Grugliasco (ex Bertone). Come è noto l’impianto produttivo, sul piano puramente industriale, assembla le Maserati Quattroporte e Ghibli, ma assume anche un valore altamente simbolico, e concreto, nel piano strategico del Gruppo FCA (Fiat-Chrysler Automobiles) in quanto rappresenta il cuore del piano di sviluppo del Gruppo e la sua collocazione, insieme ad Alfa Romeo, tra i grandi produttori di vetture Premium ad alto contenuto stilistico e tecnologico. Saranno insomma il “Tridente” ed il “Biscione” a guidare, insieme a Jeep il rilancio internazionale dell’Italia dell’auto.
In questo quadro l’incontro di Grugliasco con il Piemonte dell’Automotive è stato particolarmente importante sotto diversi aspetti. Per FCA ha segnato un nuovo atteggiamento di Marchionne per la chiusura della trattativa sul contratto di lavoro che riguarda 86.000 lavoratori e il rinnovato l’invito alla Fiom a unirsi a questo accordo. Fermo restando che, dopo tante discussioni, Marchione ribadisce che l’intesa stipulata con la maggioranza dei rappresentati dei lavoratori non debba essere vanificata da atteggiamenti e prese di posizione della minoranza.
Una posizione condivisa anche dal presidente degli industriali piemontesi Mattioli e che Marchionne lascia comunque aperta ad ulteriori approfondimenti quando afferma che “… di fronte abbiamo l’occasione della vita, quella di dimostrare che l’Italia può giocare un ruolo da protagonista nel mondo dell’auto”.
Largamente positivo, e non poteva essere diversamente l’atteggiamento del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che, a sua volta, assicura “la disponibilità della politica a creare le condizioni di base per un contesto amico e favorevole dove le Aziende e le Imprese possano operare in condizioni più favorevoli e normative più semplici. E quanto conti la filiera dell’auto con tutto il suo indotto in una regione come il Piemonte è storicamente evidente e importante per tutto il settore e per l’intera economia nazionale.
Da Grugliasco quindi, presente o no Renzi, è partita in effetti un'ulteriore richiesta al Governo di attenzione e di richieste mirate per il comparto dell’Automotive, di una politica dei trasporti organica e coordinata fondamentale per la ripresa economica del paese e il recupero di posti lavoro.