Alfa Romeo Giulia, una giornata speciale
Un grande evento al Museo Alfa Romeo di Arese per la nuova Giulia.
Molto, molto più del lancio di un nuovo modello. Una vera giornata speciale quella della presentazione della nuova Alfa Romeo Giulia, sia sul piano strettamente professionale, sia su quello, assolutamente nuovo per un evento del genere, di un coinvolgimento emotivo che ha finito per prendere tutti i presenti, invitati, personalità, giornalisti di mezzo mondo ed anche e forse più di tutti i protagonisti dell'evento.
Sergio Marchionne per primo, mai visto e sentito così convincente nel dichiarare “che questo rilancio dell'Alfa Romeo, che parte dalla Giulia che si è messa in mostra con tutto il suo carico di contenuti e promesse..., è una delle più grandi sfide della mia vita, far tornare l'Alfa Romeo al posto che le compete dopo 30 anni in cui è stata costretta a competere con i marchi generalisti".
Una dichiarazione di ritrovata eccellenza e originalità ribadita con lo stesso orgoglio dal numero uno di Alfa Romeo,l'ing. Harald Wester che di sfide ne ha già vinta una con la Maserati e da Philippe Krief che ha raccontato delle novità tecniche e delle specificità della Giulia in fatto di sicurezza,prestazioni, interconnessione e piacere di guida. E ancora da Lorenzo Ramacciotti che la Giulia ha disegnato con sapienza e amore reinterpretando, ma tenendo inconfondibili gli stilemi del marchio.
Infine è esploso il pucciniano e beneaugurante "... all'alba vincerò" con il pubblico in piedi ad applaudire lui Marchionne, loro (il team che ha creato questa Giulia lavorando isolato e concentrato nei famosi "capannoni fantasma") e lei, la Giulia, che su questo do di petto ha avuto il battesimo ufficiale.
La proveremo presto questa nuova "creazione italiana" presentata nella versione top con il mitico Quadrifoglio Verde", il motore V6 turbo da 510 CV nato in collaborazione con la Ferrari che sarà seguita da altre sette sorelle che daranno manforte nella conquista dei mercati mondiali.
Certo è che con le promesse, l'entusiasmo anche delle donne e degli uomini che la costruiranno a Cassino, il piano delle 400.000 Alfa Romeo all'anno entro il 2018 appare molto meno visionario di quando è stato presentato. Per non dire del nuovo motivo d'orgoglio per l'Italia tutta.