Autopromotec Talks per conoscere la situazione dell'automotive italiana
La sostenibilità è certamente un tema che coinvolge sempre di più l’attenzione dell’opinione pubblica, in particolare se pensiamo agli aspetti legati alla mobilità. Per aiutare a comprendere meglio come si muove il comparto, si è svolto a Milano l’evento “Zero emissioni e infinite soluzioni. È possibile essere competitivi e sostenibili? Invisibile! La sostenibilità che non ti aspetti nell’auto”, promosso da Autopromotec, che ha visto protagonisti alcuni tra i più accreditati player del settore aftermarket, andando oltre il dibattito sull’elettrificazione ed esplorando come l'industria automobilistica si stia muovendo, a volte silenziosamente ma con determinazione, verso una produzione più sostenibile. Si tratta del primo di una serie di incontri “Autopromotec Talks” che verteranno sui temi caldi della 30° edizione di Autopromotec, in programma a Bologna dal 21 al 24 maggio 2025. È stata l’occasione per approfondire i temi più rilevanti nell'ambito del postvendita automotive, delineando quei macro-temi che saranno al centro della 30° edizione della Biennale, partendo da energia, risparmio delle risorse, rigenerazione, circolarità, fino all’ottimizzazione dei cicli produttivi, tutti esempi concreti di come l’attenzione vera per la sostenibilità stia trasformando l’industria e l’aftermarket.
Ma che cos’è la sostenibilità? L’ONU nel 1972 ha definito la sostenibilità come la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità per le generazioni future di fare altrettanto con i propri; mentre la Ellen MacArthur Foundation, che ogni anno organizza il Circular Economy Summit, definisce l’economia circolare come «Un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. Un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro».
Numerosi gli interventi da parte di esperti e aziende del settore automotive. Quetsi i principali estratti dei convenuti.
Pietro Meda, vicepresidente vicario di Automobile Club Milano, ha aperto i lavori sottolineando come “Parlare di mobilità significa parlare di economia circolare. Oggi il faro della mobilità è acceso solo su una fascia dell’insieme del ciclo produttivo e post produttivo, ma questa fascia di aziende ha alle spalle un’intera famiglia, la filiera”.
Gianmarco Giorda, Direttore generale ANFIA, ha ricordato i numeri dell’”Impresa della sostenibilità”: I produttori di automobili in UE nel 2023, rispetto al 2005, hanno ridotto l'energia impiegata per la produzione del 15% per unità prodotta, hanno ridotto le emissioni di CO2 per unità prodotta di oltre la metà, hanno ridotto l’utilizzo di acqua per unità prodotta di circa la metà e hanno ridotto i composti organici volatili (VOC) per unità prodotta di oltre la metà (fonte: Acea) e che il 90% dei costi di produzione (e quindi del valore) di un veicolo elettrico deriva dai suoi componenti (fonte: Clepa) mentre il tasso di riciclaggio dell’acciaio nel settore automobilistico supera l’80% (perché questo metallo può essere riciclato indefinitamente senza perdere le sue proprietà meccaniche). Il riciclo dell’acciaio richiede un dispendio energetico significativamente inferiore rispetto alla produzione di acciaio vergine, con una riduzione del consumo energetico fino al 75%. Questo si traduce in minori emissioni di CO2 e in una riduzione dell’impatto ambientale complessivo del settore industriale (fonte: ACI)
Interessanti gli interventi delle imprese, il loro approccio e i loro risultati, nonché le strategie in attuazione. Matteo De Tomasi, Presidente e amministratore delegato Michelin Italiana ha sottolineato come i pneumatici siano un ottimo esempio di economia circolare e di sostenibilità: in Europa, grazie alle varie normative in vigore nei diversi paesi, quasi il 100% dei pneumatici a fine vita viene recuperato e destinato ad altri impieghi. Un esempio molto concreto è l’utilizzo del Carbon Black riciclato al posto del Carbon Black tradizionale di origine fossile nella produzione di pneumatici nuovi.
Gianluca Meschi, Amministratore delegato Washtec ha ricordato come l’utilizzo delle risorse idriche sia un tema di crescente importanza anche per l'autolavaggio automatico. Implementando i sistemi di riciclo, gli autolavaggi automatici possono ridurre il consumo di acqua fino al 85%: una strategia vincente che riduce il consumo, diminuisce l'inquinamento, genera risparmi significativi sui costi operativi, e migliora l'immagine aziendale.
Federica Bertoldi, Responsabile comunicazione LKQ RHIAG ha ricordato come “Riparo, Riciclo, Riuso, Rigenero: 4 R da non dimenticare” siano piccoli gesti quotidiani da cui partire per costruire una strategia di sostenibilità: riparazione, ovvero ripristinare il corretto funzionamento di un veicolo e consentirgli di tornare in sicurezza su strada è già di per sé un’attività più sostenibile che comprare un’auto nuova.
Massimo Greggio, Amministratore delegato USI Italia, ha sottolineato come si possa essere più sostenibili anche nel settore della carrozzeria: le fasi di verniciatura ed essicazione in forno sono energivore, perché la prima prevede il riscaldamento di aria a circa 25°C, e la seconda, l’essicazione, prevede di portare la temperatura fino ad 80°C: per ottimizzare l’efficienza dei consumi, è stato sviluppato un software che può guidare il verniciatore nelle varie fasi, suggerendo il miglior ciclo di lavoro in base al numero ed ai pezzi che deve lavorare e alla vernice che impiega.
È quindi intervenuto Marco Seimandi, vicepresidente Westport Fuel Systems Italia, che ha portato all’attenzione del pubblico le soluzioni già disponibili o di facile implementazione per alimentare le automobili dotate di motori a combustione interna, con carburanti “diversamente sostenibili” come i bio-carburanti gassosi e più in generale qualunque altra forma di bio-carburante.
A chiudere l’appuntamento Renzo Servadei, Amministratore delegato Autopromotec , ha invitato “a guardare oltre la superficie, con una prospettiva diversa, che non sottovaluti l'impatto nascosto della produzione e allo stesso tempo valorizzi la riparazione. Mantenendo e riparando il nostro attuale veicolo, possiamo esercitare una forma di sostenibilità spesso trascurata. L'utilizzo di materiali rigenerati e tecniche di riparazione per minimizzare gli sprechi riduce l'impatto ambientale: la strada verso una vera sostenibilità non passa solo attraverso l'acquisto di nuove tecnologie, ma nel massimizzare l'uso di ciò che già possediamo”.
Il ciclo di appuntamenti Autopromotec Talks proseguirà nei prossimi mesi, fra i temi: Intelligenza artificiale, data act, Made in Italy, racing e sicurezza.