CONFERENZA UNRAE
Spunti e notizie di grande interesse nella tradizionale conferenza stampa di fine anno dell’UNRAE, l’associazione che raggruppa le 48 case estere costruttrici di auto e veicoli commerciali e da lavoro che operano in Italia.
Tema principale dell’incontro, trattato con un appassionato quanto documentato intervento dal Presidente Loris Casadei, è stato “l’orgoglio dell’automobile” cioè di tutto quanto l’auto ha fatto, specie negli ultimi anni a favore di una società moderna proiettata al futuro. E’ stata in pratica un’occasione per sgombrare il campo da una serie di falsità e luoghi comuni che imputano all’automobile mali e problemi che hanno tutt’altra origine e causa e, al tempo stesso, è stata la rivendicazione di un ruolo fondamentale a favore della società civile, della libertà, della tutela ambientale e della sicurezza.
Ha cominciato, il Presidente Casadei, con il ricordare, dati e ricerche alla mano, che 100 auto di oggi inquinano meno di una del 1970 e ha proseguito ricordando che l’automobile contribuisce con 67 miliardi all’anno alle entrate fiscali di cui però soltanto un piccola parte ritorna a favore delle infrastrutture e della sicurezza contravvenendo, in questo, a precise disposizioni di legge.
Non è mancata una parte propositiva riguardante in particolare la fiscalità eccessiva che continua ad opprimere l’auto cominciando dal “bollo” di cui è stata più volte promessa l’abolizione; da qui l’invito a cambiare la tassa di possesso in una più equa formula “pay–per-use”.
Quanto alle tendenze nel futuro più meno vicino Casadei ha affermato che sarà sempre più importante il ruolo dell’auto elettrica per la quale gli investimenti sono ormai arrivati ad un livello tale da costituire un punto di non ritorno.
Temi altrettanto importanti sono stati trattati dal Direttore Generale Gianni Filipponi che ha dimostrato, tra l’altro, quanto infondate e più che superate siano le accuse rivolte al motore diesel e ha rivendicato con forza gli straordinari risultati ottenuti e continuamente perseguiti dall’industria automobilistica (prima ancora che fissati dalle norme legislative) in materia di sicurezza (cinture, sistemi elettronici di controllo ed assistenza alla guida, airbag, ecc) e di rispetto ambientale. Gli incidenti mortali sono infatti diminuiti del 39,3% e o sinistri del 18,8% nel periodo 2002-2009. Quanto all’inquinamento, fatto 100 l’inquinamento espresso dalle auto nel 1990 è sceso oggi del 97-98%.
Infine è stato indicato un dato di previsione per le immatricolazioni del prossimo anno che dovrebbero collocarsi a non più di 1.850.000 unità.