I mezzi pesanti dicono la loro sulla decarbonizzazione

Anche i dealer degli autocarri e dei van vogliono far sentire la propria voce sui temi della decarbonizzazione e del Green Deal. Convinti che la strada intrapresa dall’Unione europea sia giusta nelle finalità, ma migliorabile nei modi e nei tempi, i concessionari italiani dell’autotrasporto merci, sono stati chiamati da Federauto a confrontarsi a Milano con i propri clienti, con le case costruttrici, ma soprattutto con i rappresentanti italiani nel Parlamento europeo, presenti in folta schiera, nel convegno «Autotrasporto e Sostenibilità – La parola al mercato».
Va subito detto che gli interventi hanno registrato l’opinione convergente e pressoché unanime di tutti i partecipanti, con una decisa adesione alla decarbonizzazione, ma non a senso unico. La propulsione elettrica, in altre parole, non è una scelta obbligata, ma deve armonizzarsi con tutte le altre soluzioni secondo il principio della neutralità tecnologica; un approccio flessibile alle tecnologie disponibili, non limitato a una unica soluzione, ma attraverso un mix di tecnologie in base alla loro efficacia nel ridurre le emissioni. Ad esempio, il CNG, Gas Naturale Compresso, e il Gas Naturale Liquefatto LNG, che producono in media meno emissioni di carbonio rispetto al gasolio. Un’altra soluzione è l’HVO, Olio Vegetale Idrogenato, con una resa quasi identica ai carburanti tradizionali, utilizzando i motori già esistenti. L’elettrico invece è una valida soluzione per i mezzi leggeri, ma meno per quelli pesanti, che sono in grado di percorrere distanze limitate anche a carica completa. Un’alimentazione alternativa per il trasporto pesante potrebbe poi essere l’idrogeno, che però richiede energia per essere prodotto, a patto che quest’ultima sia verde. Investire in questa soluzione può superare le criticità legate all’elettrico: le celle a combustibile hanno una durata superiore alle batterie e una maggiore stabilità della carica.
La prima sessione del convegno, è stata aperta da una introduzione del presidente di Federauto Massimo Artusi, che ha fatto il punto della normativa europea sul Green Deal e sulle alimentazioni utili alla decarbonizzazione con due interventi di Massimo Santori (Founder MS-Italiainvestimenti) e di Anna Rita Carta (Head of B2B Strategic Partnership & Initiatives Development ENI), oltre al saluto di Gerardo Pérez Giménez, Presidente AECDR, associazione dei concessionari europei.
Piatto forte il confronto tra concessionari e clienti che hanno proposto, dai diversi punti di vista, la loro esperienza verso la decarbonizzazione dell’autotrasporto, tema ripreso da due interventi dei presidenti di Unem e di NGV Italy, Gianni Murano e Maria Rosa Baroni.
A conclusione della prima parte del convegno, una tavola rotonda con il presidente dell’Albo degli autotrasportatori Enrico Finocchi, e i rappresentanti delle principali associazioni del settore.
Il secondo momento d’incontro con la tavola rotonda «Tecnologie per la sostenibilità degli HDV: l’evoluzione dell’offerta» che ha dato la parola ai rappresentanti delle case costruttrici: DAF, Ford Trucks, IVECO, MAN Trucks&Bus, Mercedes Benz Trucks, Renault Trucks, Scania e Volvo Trucks.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche rappresentanti italiani nelle commissioni Ambiente, Trasporti e Industria del Parlamento europeo. Sono stati invitati Antonio Decaro (Presidente Commissione ENVI), Carlo Fidanza (Commissione TRAN), Nicola Procaccini (Co-Presidente Gruppo ECR – Commissione ENVI e ITRE), Massimiliano Salini (Vicepresidente Gruppo EPP – Commissione ENVI), Silvia Sardone (Commissione ENVI), Luca Squeri (Commissione Attività produttive Camera dei Deputati) e Isabella Tovaglieri (Commissione ITRE).