I sessant’anni della Dea che rivoluzionò l’auto

La regina, o meglio la DS - DEA del Salone di Parigi del 1955 - compie 60 anni.

30 Apr 2015 motorpad.it
I sessant’anni della Dea che rivoluzionò l’auto

Correva l’anno … Si dice così di solito quando un evento storico porta qualcosa di rivoluzionario nel suo tempo o in uno specifico settore produttivo e nel 1955 e al Salone dell’auto di Parigi faceva la sua comparsa la Citroen DS. Fu uno vero shock per il mondo dell’auto (e non solo) per i suoi contenuti di stile e di tecnica. L’aveva disegnata, ma meglio e più esatto dire l’aveva letteralmente “scolpita” un artista italiano, Flaminio Bertoni da Varese, che di tutto si era preoccupato tranne che di rispettare i canoni estetici e gusti imperanti dell’epoca, che pur aveva contribuito a creare con altre Citroen con la sua firma come la mitica Traction Avant e la 2CV. Arrivò per sottolineare l’importanza dell’evento anche dal punto di vista dell’immagine nazionale - la “grandeur “cui teneva tanto - il presidente Charles De Gaulle, e per l’automobile in senso lato, sempre come si dice in questi casi, nulla fu più come prima.

I tecnici infatti non furono meno rivoluzionari dell’artista, e dentro quella forma insolita ci misero davvero tutto quello che, forse, già c’era suddiviso magari in altri modelli di altri costruttori, ma non in una sola vettura. E ci misero in particolare quelle sospensioni idropneumatiche che non solo tenevano come nessuna l’auto incollata a terra e veloce in curva, ma la facevano “vivere e respirare” variandone l’altezza da terra con un movimento che aveva qualcosa di magico e affascinante.

Nelle versioni che si succedettero con continui arricchimenti di tecnica e di allestimento la DS  è rimasta in produzione fino al 1975, continuando poi, più viva che mai, la sua storia nei club di marca e modello in tutto il mondo e nella passione dei collezionisti.

Un centinaio di questi si sono ritrovati al borgo medievale di Montefiore di Conca sotto la rocca guelfa dei Malatesta e poi a Rimini tra le atmosfere e le piacevoli “ossessioni” care a Federico Fellini per festeggiare i 60 anni della “DEA” così come suona in italiano la traduzione della pronuncia francese di DS e come ne interpreta lo spirito.

È stata anche l’occasione per un ideale passaggio di testimone tra la DS di allora e quella che si accinge a rinvendirne i fasti nel contesto attuale delle auto esclusive di gamma alta ricche di personalità, esclusività e qualità tecnico/costruttive come, appunto, la nuova DS 5

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