Il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este
Le più belle ed esclusive auto di un tempo e le concept del futuro in mostra, e premiate, al Concorso d’Eleganza di Villa D’Este.
Una cinquantina di modelli che hanno fatto la storia dell'auto sconfinando spesso nei territori dell'arte applicata. Arrivando da ogni parte del mondo si sono dati appuntamento a Cernobbio sulle rive del Lago di Como, al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este che una volta all'anno trasforma questo evento, tra i più prestigiosi in assoluto del genere, in un vero e proprio "giacimento" di passione e cultura dell'auto e in un appuntamento con l'eleganza.
La formula della manifestazione si è ormai consolidata con l'ideale e quanto mai logico e condivisibile collegamento tra passato e futuro affiancando alle regine di un tempo una interessante rassegna di concept e prototipi dei più celebrati designers e dei Centri Stile delle Case più attive nell'esplorare nuovi percorsi per i modelli di domani. Ecco, ad esempio, alcuni dei nomi di grande prestigio che compaiono in questo particolare elenco: Bentley EXP 10 SIX, Touring Berlinetta Lusso, Magna Mila Plus, Aston Martin DBX Concept, Lamborghini AsterionLPI 910-4, Zagato Mostro per Maserati, BMW 3.0 CSL Hommage.
Non solo. A Villa d'Este sono da qualche tempo di casa anche le moto non meno delle auto capaci di raccontare meravigliose storie di passione e di sviluppo. E anche per loro l'occasione è preziosa per guardare in avanti con proposte grande interesse. Come la Concept 101 con motore 6 cilindri che si ispira alle grandi highway ed alla libertà che vede vede ancora BMW partner, ufficiale del Concorso, impegnata anche in questa direzione.
Sempre dalla casa di Monaco è arrivato un omaggio all'arte moderna con alcuni dei modelli sportivi "interpretati" da grandi artisti contemporanei. Come, Alexander Calder che nel 1975 ha inaugurato la serie delle “BMW d’Arte” con una 3.0 CLS, modello ripreso da Frank Stella nel 1976; nel 1977 la BMW Art Car è una 320 Gruppo 5 che porta la firma di Roy Lichtenstein e che partecipa alla 24 Ore di Le Mans. Nel 1979 è la volta di Andy Warhol che trasforma una BMW M1 Gruppo 4, mentre la più recente, nel 2010, porta la firma di Jeff Koons e partecipa a sua volta a Le Mans.
Nei suoi 55 anni di storia un capitolo a parte merita MINI per quanto il suo creatore, Alec Issigonis, ha portato di concetti innovatori nello stile e nella tecnica. Villa Erba, “sede staccata” del Concorso d’Eleganza, l’ha raccontata con le versioni più significative e con le ultime novità che ne hanno un marchio più che mai proiettato al futuro.
Un altro capitolo a speciale Villa d’Este ha riservato alla straordinaria storia della Rolls Royce (marca del Gruppo BMW) Phantom . Modello quindi di enorme valore anche economico come l'incredibile e superesclusiva Phantom I del 1929 che inaugura la serie nella sua altrettanto incredibile ed elegantissima livrea gialla, on la Phantom IV prodotta in soli 18 esemplari di cui 16 ancora in circolazione.
Giorni quindi, quelli di Villa d'Este, di grande fascino evocativo e interesse storico, con un coinvolgimento di un grande pubblico di uomini e donne di ogni età, fatto di esperti, appassionati di ogni estrazione e cultura, collezionisti che si sono espressi anche con una serie riconoscimenti ufficiali partendo dalla Coppa d'Oro di Villa d'Este assegnata alla Ferrari 166 MM. Oltre a questo trofeo, si è aggiudicata anche il Trofeo BMW Group Italia con le preferenze del pubblico di Villa Erba.
I visitatori più giovani (sotto i 16 anni) sono stati invece conquistati dalla Pegaso Cupula coupé con motore 8 cilindri di 2800 cc del 1952: sempre a Villa Erba il referendum pubblico ha premiato con il Design Award for Cincept Cars e Prototypes la Bentley EXP-10 Speed SIX. Infine Villa d’Este 2015 è stato un trionfo per l’Alfa Romeo 8C 2300 del 1932, carrozzata Zagato, vincitrice di tre Le Mans e tre Targa Florio, due Mille Miglia e una 24 Ore di Spa, per non dire dei successi conseguiti con Tazio Nuvolari alla guida. La Giuria di specialisti presieduta da Lorenzo Ramacciotti le ha assegnato il trofeo BMW Group.
Dalla Giuria è venuto anche il Trofeo BMW Group per le motociclette d’epoca conquistato dalla Munch-4 TTS-E del 1973 una autentica rarità che per anni è stata la moto di serie più potente al mondo grazie al suo motore quattro cilindri raffreddato ad aria da 100 CV derivato da quello della NSU TT.