Mercato dell’auto al giro di boa 2011

Si è tenuto a Milano il convegno “Mercato dell’auto al giro di boa 2011”.

15 Jun 2011 motorpad.it
Mercato dell’auto al giro di boa 2011
Si è tenuto a Milano il convegno “Mercato dell’auto al giro di boa 2011”. Ha condotto la giornata e animato gli interventi Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor GL Events. Ha parlato di un mercato in situazione di stallo con vendite stabilizzate intorno a 1.8 milioni di unità, con difficoltà crescenti per le reti di vendita e assistenza e milioni di potenziali acquirenti che devono rinunciare all’acquisto di un’auto nuova per carenza di risorse economiche e per nuove priorità di spesa.

Il rilancio non può quindi essere legato ad altro che ad una ripresa dell’economia che si è fermata nel 3° trimestre del 2010. A questo può dare un contributo decisivo una riforma fiscale che dia risorse ai consumatori. Vanno quindi evitate manovre controproducenti come l’aumento dell’IVA che toglie ai consumatori con una mano quello che dovrebbe dare con l’altra, deprimendo in ogni caso i consumi e alimentando l’inflazione.

I lavori della tavola rotonda sono stati aperti dall’intervento di Giuseppe Tartaglione, A.D di Volkswagen Group Italia, che ha affermato che la via d’uscita da questa situazione negativa passa da una forte attenzione da parte dei costruttori al prodotto, che deve essere più che mai attento alla qualità, alla seduzione della linea, ai contenuti tecnologici, al rispetto ambientale. Si deve “far rinascere la voglia di acquistare auto, anche grazie ad una massiccia dose di innovazione” Ha tracciato anche un interessante e originale parallelo con il settore della moda sempre capace di rinnovarsi.

Roberto Matteucci, A.D. di General Motors Italia, ha specificato che “il mercato automobilistico del dopo crisi si baserà sulla contemporanea coesistenza di diversi sistemi di alimentazione, come l’elettrico, l’ibrido, la benzina, il diesel ad alta efficienza, il metano ed il gpl. Saranno meno importanti i segmenti tradizionali di mercato e si creeranno nuovi piccoli sotto segmenti che renderanno più difficile cercare di anticipare i gusti ed i trend del mercato”.

Massimo Gargano, A.D. di Toyota Motor Italia, ha sottolineato che “in questo quadro di incertezza aspettare che si avverino le condizioni per una ripresa può avere un prezzo troppo alto; c’è bisogno di un intervento strutturale che aiuti il mercato a ripartire”.

Luca Napolitano, Direttore del mercato Italia del brand Fiat Automobiles, ha detto che una revisione del sistema auto in Italia “deve focalizzarsi sui costi per i consumatori e sulla tematica della sicurezza sulla strada”. Ha inoltre segnalato che il sistema distributivo, cioè i concessionari, stanno pagando un prezzo molto alto alla crisi del mercato automobilistico e questo è un elemento negativo molto grave.

Loris Casadei, Direttore Generale di Porsche Italia, ha affermato che l’auto deve essere difesa “perché continua ad essere un irrinunciabile e insostituibile strumento di mobilità individuale e di libertà. Questa libertà non deve però scontrarsi con le esigenze della collettività in termini di sicurezza e di ecocompatibilità”.

Interventi assolutamente condivisibili per quanto inevitabilmente “generici” e di prospettiva. Sarà impegno preciso e istituzionale delle principali associazioni di categoria, come hanno assicurato il presidente dell’Unrae Jaques Bosquet e Gianmarco Giorda, Direttore Operativo dell’ANFIA, tradurli in azioni concrete, suggerimenti e precise richieste al Governo.
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