Maserati, rinascita e rilancio a 100 anni
Comincia il secondo secolo di vita di Maserati
Un raduno con 200 modelli che hanno fatto la storia ella marca, oltre 500 tra collezionisti, clienti ed appassionati convenuti da tutto il mondo e una serata di gala alla Reggia di Venaria hanno ufficialmente celebrato i primi cento anni di vita della vecchia e nuovissima Maserati. Un traguardo di enorme prestigio che non molti costruttori possono vantare e, al tempo stesso, uno straordinario punto di partenza verso mete ancora più ambiziose e impegnative.
Lo ha sottolineato nel suo intervento John Elkan che ha parlato delle ragioni che hanno reso possibile questo lungo cammino affrontato e superato coniugando sempre "... stile e tecnologia". Fedele al suo maglioncino blu in un dilagare di signore in lungo e uomini in smoking (per lui la concretezza prevale sempre sulla forma) gli ha fatto eco Sergio Marchionne ribadendo che "... il centenario rappresenta l'inizio di una nuova era, un nuovo inizio". Una affermazione sostenuta dalle cifre che non mentono mai e che testimoniano come modelli quali la Quattroporte, la Ghibli e la Levante, ormai in dirittura d'arrivo, rendano credibile e a portata di mano l'obbiettivo delle 75.000 auto da produrre entro il 2018.
Sono state infatti 15.000 le vendite nel 2013 e già 23.000 gli ordini quest'anno con USA e Cina, mercati principali, in crescita costante e l'Europa pure. La strada del "Gruppo sovranazionale" e dei nuovi modelli, dunque, paga e il secondo secolo del Tridente parte su basi solide.
E pensare che tutto ha inizio il 1° dicembre 1914, in tempi non proprio propizi per avviare imprese, da una piccola officina di Bologna; dalla tenace passione di tre dei sette fratelli Maserati - Alfieri, Ettore ed Ernesto - ai quali si aggiungeranno Bruno alla morte prematura di Alfieri e Mario che andrà a "rubare" il marchio di fabbrica al Nettuno della fontana in piazza Maggiore a Bologna.
Da allora di acqua ne è davvero passata tanta e spesso molto tumultuosa, sotto i ponti. Dalla prima vettura, la Tipo 26 del 1926 che già all'esordio vince la Targa Florio e che dà inizio ad un palmares di vittorie che vanta anche due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis e il Mondiale di Formula 1 nel 1957 con al volante Manuel Fangio.
Per le auto stradali si parte nel 1947 con la A6 Granturismo capostipite di una serie di modelli anche in esemplari unici o quasi che hanno contribuito a creare la fama della marca nel mondo dopo l'abbandono delle competizioni. E' il caso della prima Quattroporte capostipite delle berline di lusso della Casa. Non sono mancati periodi di incertezza ed anche di difficoltà come il passaggio all'imprenditore Orsi nel 1937, alla Citroen nel 1968, la liquidazione del 1975 quando Peugeot acquista Citroen e nasce il Gruppo PSA che ha altri programmi industriali. Maserati passa poi all'ex pilota e imprenditore Alejandro De Tomaso che la rileva con l'aiuto statale, ma non riesce a rilanciarla. L'era della Fiat comincia nel 1993 e si completa nel 2005, anno in cui finalmente si mettono le basi per quel futuro stabile e che non solo apporta la necessaria stabilità, ma che inserisce Maserati in quel processo di internazionalizzazione che oggi è un fatto concreto.