VILLA D'ESTE e MILLE MIGLIA
Anche quest’anno l’importante manifestazione non ha mancato le promesse e trattandosi di un concorso deve esserci un vincitore.
Il premio più importante, quello assegnato dalla Giuria, è andato all’Alfa Romeo 33 Stradale. Basata sulla meccanica della 33 di due litri da competizione, è stata costruita in soli 18 esemplari e monta un V8 da 230 cavalli con carrozzeria disegnata da Franco Scaglione.
Ha fatto veramente man bassa di premi il proprietario inglese che si è aggiudicato anche il Trofeo BMW Group Italia assegnato dal pubblico.
Un altro importante riconoscimento in palio è la Coppa d’Oro: qui votano solo gli invitati alla prima giornata della rassegna e ancora una volta un’Alfa Romeo ha festeggiato il suo centenario.
Questa volta con la 6C 2500 SS del 1942, una coupé carrozzata da Bertone ultimo modello progettato da Vittorio Jano, portata in concorso dal collezionista italiano Corrado Lopresto.
La meccanica propone un 6 cilindri in linea bialbero di 2.443 cc con due potenze, 88 e 111 CV e nella versione Super Sport, da qui la sigla SS, poteva arrivare fino ai 160 km/h.
Unico nel suo genere il Villa d’Este riunisce le auto del passato con le ultime proposte che arrivano direttamente dai centri stile e dai grandi carrozzieri.
A svettare in questa categoria è stata l'Aston Martin V12 Zagato a suggellare una collaborazione tra i due marchi che dura ormai da più di 50 anni di cui partirà una piccola ed esclusiva produzione.
Tra gli eventi che hanno caratterizzato questa edizione bisogna ricordare quello realizzato dagli stilisti BMW con la 328 Hommage.
Hanno realizzato una concept fortemente espressiva ed elegante nel suo disegno che interpreta la vettura aperta due posti, bassa ed aggressiva, con linee che trasmettono potenza ed eleganza.
La fibra di carbonio viene utilizzata non solo ad una funzione strutturale, ma anche estetica.
Inimmaginabile che questa 328 Hommage diventi un modello concreto. Molto più realistico pensarla come fonte di ispirazione per le sportive del futuro.
Il secondo evento tiene vivo e rievoca con puntualità il mito della Mille Miglia.
Sono venuti appassionati da tutto il mondo per ripercorrere il classico tracciato Brescia-Roma-Brescia, 1.600 km divisi in 54 prove cronometrate.
Ha vinto la coppia Mozzi, marito e moglie, su Aston Martin Type 37 del 1933. Solo quinto lo specialista Giuliano Canè su BMW 328 Mille Miglia Coupé del 1939. Tra i personaggi noti, si è visto Rowan Atkinson, l'attore brittanico noto come Mr. Bean, che si è piazzato 61° anche lui con una BMW 328 Mille Miglia Roadster del 1939; ben più lontano dai primi Giacomo Agostini, 303° su Mercedes 710 SS del 1930, una delle tante vetture di Stoccarda in gara; in moto, evidentemente, il grande Giacomo andava decisamente meglio.