30 anni di SUZUKI in Italia
La storia di Suzuki in Italia comincia nel 1982 quando la commercializzazione e l’assistenza dei modelli destinati al nostro mercato viene affidata ad un importatore che mantiene i rapporti con l’azienda fino al 1995 quando subentra direttamente la C
Vengono distribuiti solo veicoli a 4 ruote motrici ed è da questa scelta strategica che si origina la forte immagine di Suzuki quale costruttore specializzato in questo settore.
I primi modelli messi in circolazione sono l’LJ80, l’SJ410 e SJ413 dotati di propulsori da 800 cc, 1.000 cc e 1.300 cc rispettivamente; sono subito ribattezzati, nel linguaggio comune, con il nome di “Suzukini” e accolti con grande simpatia da un pubblico di appassionati e dalle donne che ne apprezzano la versatilità e l’estrema maneggevolezza.
I nuovi prodotti si susseguono con ritmo costante e con innovazioni di stile e di tecnologie e tra i più importanti si ricordano la city car Maruti, la Vitara, il primo fuoristrada compatto precursore degli attuali SUV, la Swift 1.3 GTI, la Alto (1996) e la berlina Baleno 3 e 5 porte a due e a tre volumi anche a trazione 4x4.
Si arriva al 1997 con il lancio delle rinnovate Swift e Baleno Wagon cui seguono la Grand Vitara e la Wagon R con il suo design originale da mini monovolume.
E’ poi la volta della Ignis, seguita dalla Liana, acronimo di “Life In A New Agee" e dall’introduzione su tutta la gamma della tecnologia DDIS (Diesel Direct Injection Suzuki).
E’ poi la volta della Grand Vitara dello Sport Cross-Over SX4 e della Swift Sport, della Splash e delle successive generazioni della Swift e della Gran Vitara che portano ai giorni nostri fino alla Grand Vitara Evolution e Jimny Evolution espressamente realizzate per celebrare il 30° anniversario di Suzuki Automobili in Italia.
Nato nel 1988 in Giappone con il nome di Suzuki Escudo, Grand Vitara è stato il primo SUV compatto al mondo ed è ancora oggi il modello Suzuki di riferimento nel segmento dei fuoristrada compatti che negli anni ha trovato innumerevoli interpretazioni da parte di molti costruttori.
La terza generazione “celebrativa” punta in primo luogo sull’eleganza e sulla sportività presentando, per cominciare, un piacevole e riuscito restyling esterno ed interno.
Si mettono quindi in evidenza gli elementi che aggiungono personalità al frontale: i nuovi scudo e calandra e un’inedita griglia frontale arricchita da un listello cromato trasversale. Ridisegnato anche il paraurti con un design a “bull bar” integrato nella parte centrale e con nuovi alloggiamenti per i fendinebbia, che insieme alle modanature laterali cromate contribuisce a rendere più dinamico il look del veicolo.
I cerchi in lega sono anch’essi di nuovo disegno e disponibili nella versione a 8 razze da 17” e a 10 razze da 18”.
Lo spoiler anteriore inferiore è realizzato in SSPP (Suzuki Super Polipropilene), una speciale resina di propilene brevetta da Suzuki, più ecologica (perché non necessita di verniciatura) leggera e pratica. Si amplia anche la scelta dei colori di carrozzeria. Nell’abitacolo cambiano in meglio i tessuti di rivestimento.
La gamma delle motorizzazioni prevede un 2.400 cc benzina da 169 CV e un 1.900 cc DDiS da 135 CV e, per la sola versione a tre porte, anche un 1.600 cc a benzina da 106 CV.
Sono tutti Euro5 e utilizzano la tecnologia VVT che ottimizza i consumi e le emissioni che vanno da 189 a 221 g/km per i benzina e 174 g/km per il diesel.
Con una distribuzione ottimale 50:50 del peso tra avantreno e retrotreno, la trazione 4x4 permanente, le sospensioni a ruote indipendenti su entrambi gli assi e la rigidità di un corpo vettura che combina la leggerezza di un design monoscocca ad un telaio a longheroni, Grand Vitara Evolution rivela al meglio in ogni condizione di marcia la sua doppia natura di auto per l’uso in off-road con le brillanti qualità velocistiche e di stabilità sull’asfalto.
Grand Vitara Evolution 1.9 DDiS 5 porte è disponibile in versione “Evolution” e “Evolution+”, entrambe anche in versione Crossover dal carattere più cittadino (manca la ruota esterna sul portellone).
La versione Evolution+ si caratterizza per gli interni in pelle, il volante in pelle, dettagli in eco radica, fari HID allo Xeno con lavafari e regolazione automatica, tetto apribile (elettrico scorrevole e inclinabile) e cerchi in lega da 18”. La versione 2.4 benzina dispone inoltre del cambio automatico.
Quanto alle dotazioni di sicurezza, la protezione degli occupanti è affidata al doppio airbag anteriore, laterale e a tendina di serie su tutti i modelli così come l’ABS con distribuzione elettronica della forza frenante EBD, alle barre laterali antintrusione cui si aggiungono il Controllo Elettronico della Stabilità ESP e il Controllo della Trazione che aiutano a mantenere la corretta traiettoria in curva e la trazione in fuoristrada riducendo lo slittamento delle ruote anteriori e posteriori.
A questo si aggiungono l’accesso e l’avviamento keyless, i sedili anteriori riscaldati il climatizzatore automatico e un moderno impianto Hi-Fi con comandi al volante; a richiesta resta il navigatore satellitare.
La Jimny Evolution assume a sua volta un aspetto più deciso e personale, grazie al cofano con presa d’aria centrale, al rinnovato paraurti anteriore e alla griglia ridisegnata con caratteristici elementi verticali. I fendinebbia sono collocati più in alto. Il rinnovamento interno prevede rivestimenti più pregiati ed eleganti nei dettagli. L’altezza da terra di 190 mm lo mette poi al riparo dalle asperità del terreno e dai guadi anche di un certo impegno e la marcia in fuoristrada si avvantaggia dai buoni angoli di attacco, di dosso e di uscita, rispettivamente di 34°, 31° e 46°.
Per quanto concerne la sicurezza la vettura è dotata di doppio airbag anteriore di serie su tutti i modelli, così come l’ABS con EBD.
Anche qui sono due le versioni disponibili, Evolution ed Evolution+ che accentua la connotazione elegante senza rinunciare, ovviamente, al suo carattere sportivo e alla predisposizione per l’avventura e il tempo libero.