Al volante meglio le donne
Studi di settore e ricerche sulla sicurezza al volante si susseguono da anni, ma uno sembra il dato costante: le donne sono sempre più sicure alla guida.
Ma qual è il rapporto auto/donna? Una ricerca della Fondazione per la Sicurezza Stradale dell’ANIA (Associazione Nazionale delle Assicurazioni Italiane) e un’indagine ACI-Censis rilevano che sebbene più propense degli uomini a usare i mezzi pubblici se ben serviti e in orario, le donne che prediligono l’auto per spostamenti ricorrenti sono l’89% della popolazione. In cima alle aspettative c’è soprattutto quella di guidare un’auto sicura, maneggevole (facile da parcheggiare) e affidabile, quindi un atteggiamento più pratico e funzionale, mentre gli uomini.
Il gentil sesso infatti predilige auto di media cilindrata e le city car e bada alla sicurezza ed alla praticità del modello, ma in seguito, per quel che concerne la manutenzione della stessa, le donne sono più sbadate: infatti provare la pressione dei pneumatici, lavare l’auto e check-up di varia natura sono culturalmente “lavori da maschio” che ricerca berline e station wagon.
Che la sicurezza e il più attento comportamento al volante siano al centro dei pensieri femminili è dimostrato anche dai dati sull’incidentalità: il numero di conducenti vittime di incidenti mortali penalizza nettamente gli uomini (3.345 contro 403 donne nel 2007 - Fonte Istat) che assommano anche l’80% dei punti persi sulla patente.
Dato per scontato che le donne alla guida di veicoli sono meno numerose dei loro mariti, figli, fratelli e compagni, sono più virtuose anche per le assicurazioni: il loro tasso di sinistrosità è pari all’8%, un punto in meno degli uomini (dato ANIA).
Fra i neo patentati (18/21 anni), ogni 100 donne alla guida 12 provocano incidenti.
Fra gli uomini, il 17%, dato sensibilmente più alto e quelli più giovani provocano anche in media incidenti più costosi: 5.700 euro contro i 4.500 delle ragazze.
In conclusione, le donne al volante sono più prudenti e meno deleterie, ma pagano ancora un forte gap in termini di conoscenza tecnica dell’auto e di manovre/comportamenti corretti alla guida in caso di emergenza. La situazione negli ultimi anni sta migliorando, ma il cammino verso un consapevole comportamento corretto al volante è ancora in salita.
E’ però ora di fare giustizia di certi luoghi comuni duri a morire.
[E.R.]