AMG Story
AMG in Mercedes rappresenta il polo tecnologico e ha il compito di sviluppare e sperimentare concetti come sportività, personalizzazione ed esclusività.
La sigla AMG ha un significato preciso e tutto inizia nel 1967 quando Hans Werner Aufrecht (A) ed Erhard Melcher (M) fondano a Grobaspach (G) la società per lo "studio di ingegneria, costruzione e collaudo per lo sviluppo di motori da corsa" (vi risparmiamo la dicitura originale in tedesco).
La prima realizzazione dei due tecnici, veri appassionati di meccanica e di corse automobilistiche, è la Mercedes 300 SEL, l’allora ammiraglia del marchio, con motore di 6.8 litri. Affidata ad Hans Heyer e Clemens Schickentanz arriva seconda alla 24 Ore di Spa del 1971 e vince la categoria.
L'attività prosegue e nel 1976 alla AMG servono nuovi spazi e per questo si trasferisce a Affartelbach dove si trova tuttora. Continua così a sviluppare vetture su base Mercedes tra cui la 450 SLC che partecipa a vari campionati europei Turismo cogliendo diverse vittorie.
Per la prima auto prodotta per il mercato bisognerà aspettare il 1986 quando debutta la Hammer, derivata dalla E 300 con motore 5.6 litri da 360 CV. È la prima Mercedes a montare una testata a quattro valvole per cilindro. Realizza anche un importante e significativo record: è la prima berlina a quattro porte a passare il muro dei 300 km/h.
Sempre nel 1986 AMG ritorna nello sport con la preparazione dei motori per le 190 2.3 impegnate nel campionato turismo tedesco DTM.
Visti gli ottimi risultati a Stoccarda decidono di stringere ancora di più i rapporti e nel 1993 viene presentata la C 36 AMG, prima Mercedes ufficiale nata in collaborazione tra le due società.
I successi sportivi continuano e oltre alle vetture Turismo del DTM si aggiunge l’impegno nel Mondiale GT dove nel 1997 conquista il titolo con la CLK GTR, che vedeva tra i piloti un giovanissimo Mark Webber.
Nel 2000 si tocca il record di 11.500 unità prodotte e l'anno successivo arriva la SL 55 AMG con il V8 da 5.5 litri che stupisce tutti per prestazioni e soprattutto per il prezzo. Ai tempi costava solo 150.000.000 di lire, poco più di 75.000 euro di oggi; la concorrenza del periodo, a parità di potenza, costava quasi il doppio. Intanto la produzione passa le 18.000 auto.
Ormai siamo ai giorni nostri e nel 2004 viene presentato il 6.0 litri V 12 biturbo e la serie speciale CLK DTM da 582 CV e 800 Nm di coppia in soli 100 pezzi dedicata alle tante vittorie in questo campionato.
Nel 2007 è la volta della C 63 AMG per festeggiare i 40 anni di vita e nel 2010 AMG diventa costruttore in proprio con la SLS, la coupé con le porte ad ali di gabbiano, un V8 turbo da 571 CV sotto al cofano e telaio in carbonio. Ma non è finita perché al Salone di Francoforte di quest'anno ecco anche la versione Roadster.
Adesso AMG è una realtà da 20.000 veicoli/anno sempre fedele al suo motto di "one man one Engine" perché ogni motore viene costruito da un unico tecnico che alla fine del lavoro lo firma con una targhetta riportante il suo nome. Come nei grandi atelier di moda.
In Italia conta su una buona schiera di appassionati e quest'anno sono state vendute 263 auto, con la C63 a farla da padrona. Il 50% del totale è venduto con il pacchetto Performance che aumenta ulteriormente le già notevoli prestazioni.
La gamma è composta da 16 modelli, praticamente escludendo la Classe A e B ogni segmento e variante di carrozzeria del listino ha la versione AMG, con potenze che vanno dai 422 ai 571 CV.