Assemblea annuale ANCMA
Piange il mondo dell’auto e singhiozza quello delle moto.
Dai dati presentati dal Presidente Corrado Capelli e dal D.G. Pier Franceso Caliari emerge che il 2010 ha chiuso con 307.045 immatricolazioni pari al 24,2 % in meno rispetto al 2009. Si sale a 392.966 vendite sommando i 50 cc con un calo complessivo del 22.1%.
In dettaglio gli scooter sono stati 213.456 (-27,7%) e le moto 93.921 (-13,9%). Tengono i caschi venduti in 1.980.687 (+1,6%) a riprova di una consolidata attenzione alla sicurezza per altro ben sostenuta dai progressi tecnici realizzati dai nuovi modelli specie per quanto attiene la frenata e la trazione.
La preoccupante tendenza negativa si conferma nei primi sei mesi di quest’anno con le immatricolazioni complessive che calano del 20% circa con gli scooter fermi a 101.800 unità (-23%), le moto a 53.600 (-14%) e i ciclomotori a 35.300 (-24%).
Più contenuta la caduta del mercato dei quadricicli, circa 7.000 veicoli venduti nel 2010 (-13%) pur penalizzati anche da una campagna sui media che mette in discussione la sicurezza di questi mezzi spesso impropriamente usati.
Le cause di questa situazione risiedono, a detta del Presidente ANCMA, in primo luogo nella difficile situazione economica con la relativa caduta della capacità di spesa di molte famiglie e, soprattutto, nella mancanza di incentivi da parte del Governo. Timori si hanno anche per le annunciate manovre sulle tasse per le immatricolazioni e sull’IVA.
I rimedi stanno nella comprovata capacità di innovazione delle Aziende del settore, nella conquista di nuovi mercati e nella speranza di interventi – leggi “incentivi”- per rilanciare la domanda e svecchiare, anche favore di una mobilità sostenibile e di una sempre maggior sicurezza, un parco circolante di 9 milioni di veicoli di cui 5 milioni ancora Euro 0 ed Euro 1.