CHRYSLER restituisce il prestito
E poi dicono che in questo periodo di crisi “nessuno paga”.
E’ il caso di Chrysler, cioè di Marchionne, che ben sei anni prima della scadenza del prestito, restituisce al Governo americano e a quello canadese i 7,6 miliardi di dollari ottenuti (con salati interessi) nel 2009 quando si è trattato di salvare Chrysler dalla bancarotta. Oltre al plauso degli ambienti finanziari, sindacali e politici del mondo intero, Sergio Marchionne ha ricevuto i complimenti ed i ringraziamenti dallo stesso Presidente Barack Obama che nell’operazione aveva speso tutto il suo peso e la sua fiducia nel manager italo-canadese.
Il rimborso anticipato non ha soltanto un enorme valore di immagine e di credibilità, ma permette a Fiat di salire al 46% nel pacchetto della casa automobilistica americana oggi in pieno rilancio produttivo e di consensi sul mercato e di “internazionalizzare” quindi sempre più il Gruppo Fiat/Chrysler di cui è protagonista indiscusso.