Conferenza Stampa FIAT a Pomigliano
Al centro dell’evento di Pomigliano dove Fiat ha – giustamente – collocato il lancio della nuova Panda si è posta la presenza dell’AD del Gruppo Sergio Marchionne, abitualmente assente alla presentazione di nuovi modelli.
Non poteva però sfuggire che l’evento industriale conteneva in sé tale un valore simbolico e sociale da non poter essere catalogato come di routine.
Il discorso di Marchionne e il successivo incontro con la stampa ha quindi assunto valenze di puntualizzazione, di prospettiva e, in definitiva, grande importanza anche “politica”
Tra le affermazioni più rilevanti c’è stata la rivendicazione, legittimamente orgogliosa, di un impegno mantenuto con il trasferimento della produzione della nuova Panda dalla Polonia a Pomigliano e questo “non su principi razionali o economici, ma sul rapporto privilegiato di Fiat con il Paese e per senso di responsabilità verso la comunità”.
Il discorso si è poi elevato nei suoi contenuti “politici” e sociali quando Marchionne ha indicato la Panda e Pomigliano come “manifesto delle potenzialità che il Paese possiede e che deve esprimere per una nuova fase di crescita”.
Sempre a proposito di Pomigliano l’impianto è stato definito “oggi il migliore per qualità tra tutti i siti produttivi di Fiat realizzando un “futuro sicuro per chi lavora, un ambiente stimolante e una fabbrica per l’auto e per le persone”.
Concluso con un invito, per chi avesse dei dubbi sulle sue affermazioni e sulla bontà del lavoro in soli quattro anni da quando si è avviato il processo di riorganizzazione di Pomigliano e di riqualificazione del personale, Marchionne ha anche invitato a “venire qui a vedere”. A vedere “l’Italia che lavora e l’Italia che ci piace”.
Fuori dalla fabbrica contestava un presidio sindacale della Fiom che non ha firmato i nuovi contratti aziendali e che promette di continuare con la manifestazione di dissenso e con le azioni legali.
In una giornata tanto importante per il Gruppo Fiat va infine segnalato che proprio mentre era in corso il lancio della nuova Panda con l’intervento di Marchionne i titoli Fiat registravano queste perdite:
Fiat – 3.41%
Fiat Industrial Prv – 2.89%
Fiat Industrial Rsp – 3,42%
Fiat Industrial – 3,74%
Questo alle 13.30. Misteri della finanza di carta e di una Borsa che, proprio come ebbe a dire Marchionne, è lontana dall’economia reale a vicinissima alla speculazione continua.