Dieselgate VW Le ammissioni Audi
Audi e le sue ammissioni ufficiali sui problemi relativi ai diesel di 3.000 cc utilizzati in USA.
Arriva da Francoforte l’ammissione ufficiale di Audi di aver utilizzato motori diesel di 3.000 cc con tre tipi di software tra cui uno, il Defeat Device, assolutamente vietato in USA in quanto responsabile della manipolazione dei dati delle emissioni. Il problema riguarda circa 100.000 unità fino al 2014, per la maggior parte Audi Q7 e A8, ma anche modelli Porsche e VW come Cayenne e Touareg.
Per altri due software (Ausiliary Emission Control Device) avrebbero, secondo Audi, problematiche diverse, ma il loro programma non distingue il tipo di test che li vede impegnati e non sono mai stati denunciati alle autorità ecologiche americane che li hanno scoperti autonomamente.
Un altro danno di immagine, dunque, per il Gruppo VW e per Audi al quale si aggiunge l’attacco della stampa tedesca al nuovo CEO del Gruppo, Matthias Müller, reo di essersi trattenuto solo per 3 minuti e senza accettare domande alla conferenza stampa nella quale ha esposto il programma futuro del Gruppo.
L’ultimo problema, in questa complicata situazione, riguarda direttamente il Governo tedesco accusato dal TUV (l’organismo che ha il compito dei controlli periodici sulle auto che circolano in Germania) di aver impedito, attraverso l’ufficio delle Motorizzazione, di esaminare a fondo i software con la scusa che “…si trattava di questioni protette dal segreto dell’industria automobilistica”.