ENGINE of the YEAR 2013

Interessanti considerazioni emergono dalle classifiche - quella assoluta e le undici di categoria - in base alle quali sono stati recentemente assegnati i premi “Motori dell’Anno 2013”.

10 Jun 2013 motorpad.it
ENGINE of the YEAR 2013
Interessanti considerazioni emergono dalle classifiche - quella assoluta e le undici di categoria - in base alle quali sono stati recentemente assegnati i premi “Motori dell’Anno 2013”. La giuria che emette i verdetti che, naturalmente, i vari costruttori si affrettano a pubblicizzare ed esibire come autentici e preziosi trofei da valorizzare come vere e proprie patenti di eccellenza tecnologica, è composta da 87 giornalisti di 35 paesi. Sono chiamati ad esprimere le loro valutazioni in base ai seguenti criteri: guidabilità, prestazioni, efficienza, confort e innovazione tecnologica.

Detto che il titolo assoluto è andato, e per il secondo anno consecutivo, al trecilindri Ford EcoBoost 1.0, hanno ottenuto il riconoscimento di “best engine”, nelle singole fasce di cilindrata e per il miglior livello di emissioni, motori prodotti da BMW, Volkswagen, Audi, Porsche, Fiat, Ferrari e McLaren.
Vale a dire propulsori prodotti da cinque marche tedesche, due italiane, una francese (in condivisione con BMW) e una inglese che, per altro, utilizza un’unità di origine Mercedes.
Quello che sorprende è l’assenza totale di marchi giapponesi, coreani, americani e, come singole marche di Renault, Toyota, Nissan, Opel, Honda, Jaguar e Volvo che pur vantano eccellenti tradizioni motoristiche.

Se poi si prendono in considerazione i primi cinque motori classificati di ognuna delle classifiche di categoria  la graduatoria delle citazioni risulta la seguente:

- BMW e VW 10
- Mercedes e Ferrari 6
- Porsche 5
- Mazda e Ford 4
- Fiat 3
- Audi, McLaren e Tesla elettric 2
- Renault, Volvo, General Motors, Nissan, Toyota e Jaguar 1.

E’ evidente che alcune marche sono state non solo premiate con i titoli assoluti, ma anche citate in più di una categoria e con motori di vario tipo; ad altre, invece, sono toccati solo dei “piazzamenti” in alcuni casi sicuramente discutibili.
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