FIAT rompe gli accordi sindacali
La cosa era nell’aria (in particolare da quando il Gruppo Fiat ha deciso di uscire dalla Confindustria e da Finmeccanica) e si è puntualmente realizzata con un annuncio che da parte di Torino ufficializza la disdetta, a partire dal primo gennaio 2012
In tutti gli impianti produttivi del Gruppo si applicherà quindi quello che viene conosciuto come il “modello Pomigliano” del contratto nazionale, già adottato anche a Mirafiori. L’Azienda ha anche dichiarato di essere disponibile a "promuovere incontri finalizzati a realizzare accordi uguali e migliorativi" rispetto a quelli attualmente in vigore” e si è dichiarata pronta a valutare le conseguenze di questo recesso e a predisporre eventualmente nuove intese collettive.
A questo punto secondo Roberto Di Maulo, Segretario Generale del sindacato autonomo Fismic, è “urgente e pressante” realizzare il contratto auto. Quanto al leader della Fiom Maurizio Ladini l’iniziativa di Fiat significa non solo “estendere un brutto contratto, ma porta anche a modificare la natura stessa della organizzazione sindacale: si passa infatti ad una fase di sindacato aziendale e corporativo".
Negativo l’effetto in Borsa con i titoli Fiat Auto e Fiat Industriale che hanno ceduto rispettivamente il 6,84 e il 5,12%.