FirstHand, l’usato certificato di Smart

Atmosfera da inizio anni ’80 ieri a Milano alla Fabbrica del Vapore con una serie di Smart tirate a lucido schierate in un ideale Drive In per con gente a bordo per riproporre e assistere alla proiezione di un film mitico di quegli anni, Vacanze di Natale, con  tanto di pop corn, hamburger, hotdog, patatine e perfino la riscoperta di una bibita di cui si sono perse, chissà perché, le tracce: il chinotto. Si è trattato, in realtà di un’originale conferenza stampa, efficace per dimostrare come tutto può ritornare d’attualità e di grande interesse se sapientemente preparato a una “nuova vita” e per passare dall’emozione dei ricordi al collegamento con l’operazione “Usato certificato Smart FirstHand” quella che fa tornare “nuove” cioè di “prima mano” le Smart usate e rimesse in circolazione.

Il programma, che si inserisce nella stessa strategia riservata alle Mercedes usate per il loro ripristino e reale rimessa a nuovo estetica e funzionale, è stato illustrato da Lucio Tropea Responsabile del Servizio Usato Mercedes-Benz, e comprende una serie di controlli e interventi divisi in 13 aree definite Organi Coperti e cioè: motore, impianto di raffreddamento, differenziale, freni, sospensioni, sterzo, scarico, impianto elettrico, cambio, carrozzeria/interni, climatizzatore. Un percorso che, nel dettaglio, comporta qualcosa come 262 operazioni di verifica e rimessa allo stato d’uso originale. Ecco perché è lecito parlare di vettura tornata nuova e tale da guadagnarsi la copertura di garanzia come per le auto di prima immatricolazione, tra l’altro trasmettibile all’eventuale nuovo subentrante.

Entrano in questo circuito, con tanto di certificazione, vetture Mercedes non più vecchie di 6 anni e 160.000 km e Smart fino a 3 anni e 40.000 km. Ecco perché se le chiamate di “seconda mano” quasi si offendono.

Infine una curiosità che, pur nel suo piccolo, è significativa: è disponbile, tra le Smart riportate a nuova vita anche una, una sola, Smart elettrica.