Ford e le cattive abitudini alla guida
… e meno male che sono universitari.
Non sono certo diversi dai loro coetanei gli universitari europei.
E vorremmo vedere il contrario. Da loro però ci saremmo aspettato un comportamento un po' più responsabile e consapevole, proprio per il più elevato grado di istruzione, quando si trovano alla guida di un'auto. Invece sentite qua cosa è emerso da una ricerca commissionata da Ford che ha coinvolto 6.500 studenti, tra i 18 e i 24 anni, in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna.
Il 57% ammette di avere spesso superato i limiti di velocità, il 43% di aver inviato messaggi di testo, il 36% di aver fatto telefonate, il 17% di essersi scattato un selfie, il 16% di non aver indossato le cinture di sicurezza e il 13% di essersi messo al volante dopo aver assunto alcool. C'è anche, purtroppo, un primato negativo per gli universitari italiani: sono loro, al 49%, i maggiori utilizzatori del telefonino mentre guidano.
Eppure più e meglio attrezzati culturalmente dei loro coetanei, gli universitari dovrebbero sapere che la principale causa di morte in tutto il mondo per i giovani sono gli incidenti e che i giovani, con i loro comportamenti hanno il doppio delle possibilità di restarne vittime.
Giusto allora i continui appelli alle istituzioni di cominciare l'educazione stradale dalle scuole, ma sulla base di questa ricerca è evidente che si deve cominciare da quelle di grado superiore.
Ed è altrettanto evidente l'utilità del programma di guida sicura Driving Skills For Life che Ford conduce da 13 anni negli Stati Uniti e da 4 in Europa. I Corsi sono gratuiti e per partecipare basta registrarsi all’indirizzo www.drivingskillsforlife.it scegliendo la tappa e la sessione fra quelle in calendario.