FORD FIESTA ST

Poi ditemi se non ha ragione di offendersi se la chiamate “city car”.

26 Mar 2013 motorpad.it
FORD FIESTA ST
Poi ditemi se non ha ragione di offendersi se la chiamate “city car”.
Io la chiamerei “small competition car” (3,98 mt di ingombro, quindi mica tanto “small) e mi riferisco alla Fiesta ST, modello per altro già noto e con un eccellente passato sportivo, che arriva nella nuova versione dotata di un motore EcoBoost di 1.600 cc, 182 CV e 240 Nm di coppia, di un cambio a sei marce, di sospensioni specifiche di derivazione corsaiola e di una buona dose di elettronica che regola il tutto e il divertimento è assicurato.

A parte il prezzo che è un pochino salato - 21.500 euro - e i tempi di attesa per averla dato non è esattamente a listino, ma bisogna ordinarla e attendere almeno un paio di mesi.
Quanto alle prestazioni Ford dichiara 220 km/h di velocità massima, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e consumi medi di 5,9 l/100 km, da dimenticare nell’uso pratico perché chi sceglie questo tipo di vettura di tutto si preoccupa tranne che di tenere il piede leggero. Con l’Ecoboost è comunque provata una riduzione più che apprezzabile dei consumi a fronte di un evidente incremento delle prestazioni; le emissioni di CO2 sono indicate in 138 g/km.
 
Una vettura di questo tipo non può sottrarsi a una caratterizzazione esterna e di allestimento adeguata alla sportività che promette ed ecco quindi la griglia trapezoidale a nido d’ape con le luci diurne a LED, le bandelle sottoporta, lo spoiler e il diffusore posteriori, il doppio scarico al centro, i sedili Recaro, la pedaliera in alluminio e il volante con il marchio ST così come il pomello del cambio.
 
Al miglior sfruttamento delle qualità dinamiche apportano il dovuto contributo anche l’ESP regolabile in tre modalità, Operativo, Sport Mode e Tutto Escluso, ilservosterzo elettrico dalla risposta più pronta e il sistema Torque Vectoring Control che controlla al meglio la rotazione della ruota interna alla curva e la posizione delle ruote in accelerazione e frenata così da ridurre il sottosterzo. Qualità complessive che si apprezzano particolarmente nella guida sui percorsi misti, con curve strette e nelle salite, quando la disponibilità della coppia (già pronta appena al di sotto dei 2.000 giri) aggiunge piacere di guida e maneggevolezza.
 
Su strade normali, in città e negli allunghi veloci autostradali si paga invece qualcosa in confort anche per la particolare taratura delle sospensioni; ma questo è nell’ordine delle cose.
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