Già in crisi la nuova DE TOMASO
Si erano presentati al Salone di Ginevra tra i grandi carrozzieri mettendo in mostra la Deauville.
Poi la dura realtà, fatta come al solito di speculazioni e di affari con i soldi degli altri o, peggio, dei cittadini è venuta a galla e la nuova berlina di lusso è stata letteralmente presa a calci dagli operai della De Tomaso che aspettano stipendi in arretrato di cinque mesi.
Colpa, come sempre, di qualcun altro. Della Regione, che ha già versato 7,5 milioni, ma che dovrebbe sborsarne altri 11 previsti da un piano di “acquisizione” che, a questo punto, sarebbe il caso di definire “piano di regalo”.
Se non arrivano questi soldi, Gianluca Rosignolo figlio dell’imprenditore Gian Mario che ha messo in piedi l’affare, ha dichiarato che la famiglia potrebbe abbandonare il progetto. Prima lo fa meglio è. Magari restituendo qualcosa. Agli operai, come al solito, viene presentato il conto.