HYUNDAI i20
Si tratta, come è noto, del secondo modello per dimensioni in gamma che cerca nuovi spazi e conferme nell’affollato segmento B del mercato, dove la concorrenza è particolarmente agguerrita e ricca di offerte.
Le modifiche riguardano sia la parte stilistica sia quella tecnica.
All’esterno l’intervento di maggior peso coinvolge, come sempre avviene in questi casi, il frontale con la griglia esagonale, il cofano, i gruppi ottici ed i paraurti che ora incorporano i fendinebbia ridisegnati. Al posteriore l’intervento ha riguardato i fari ed il paraurti. La logica è quella di iscrivere meglio anche questo modello nel nuovo corso stilistico della Casa.
Gli ingombri cambiano di poco, con un incremento di 5 cm di lunghezza totale di 3,99 metri. Invariate le altre misure pari a 1,71 di larghezza per 1,49 di altezza.
All’interno l’attenzione si è accentrata sulla plancia rielaborata con materiali più gradevoli e di migliore qualità e con altri dettagli sulla console centrale.
Dal punto di vista tecnico partiamo dall’aspetto sicurezza visto che la i20 monta di serie l’Esp, il controllo di stabilità su tutta la gamma, operazione necessaria per puntare alle 5 stelle nelle valutazioni EuroNCAP.
Novità anche tra i motori dove al 1.400 cc diesel da 90 CV viene aggiunto un innovativo tre cilindri sempre a gasolio di 1.100 cc con una potenza di 75 CV e 180 Newton metri di coppia, che sarà disponibile a settembre.
Nella versione BlueDrive, con Start&Stop integrato, arriva a valori record di CO2 emessa fermandosi a 84 g/km e quanto ai consumi è quanto mai interessante il dato dichiarato di 27,8 km/l.
Tra i benzina troviamo il 1.200 cc da 85 CV e il più performante 1.400 cc da 100 CV. Tutti sono cresciuti nella potenza riuscendo a ridurre i consumi.
La Hyundai i20 verrà prodotta in Turchia nelle versioni a 3 e 5 porte, quest’ultima preferita dal 95% dal cliente italiano che può scegliere fra tre allestimenti con prezzi che partono da 11.250 euro per i benzina e da 12.750 per i diesel.